Hamsik come Diego, 259 volte Napoli e quel senso d’appartenenza che inorgoglisce

Hamsik Diego
Hamsik – Diego, destini che si incrociano
\ Per festeggiarlo, arriveranno 70 tifosi dalla sua Bratislava, dove esordì calcisticamente con lo Slovan, per dirgli che sta facendo la storia azzurra, rappresentando al meglio la sua terra, quella sconosciuta Slovacchia, che ha regalato, al di là di ogni pronostico, uno degli elementi più prolifici del mercato azzurro degli ultimi anni. Acquistato dalla cantera del Brescia per poco più di 5,5 milioni, oggi ne vale molti di più, raggiungendo una cifra inestimabile, non soltanto sotto l’aspetto economico, ma anche e soprattutto considerando  la sua passione per questa città. Fa sorridere il fatto che Marek Hamsik sia stato forse il calciatore più martoriato dalla microcriminalità, avendo subito furti e danni che spesso hanno messo in dubbio la sua permanenza in azzurro. Ma dopo la rabbia, regna sovrana nella mente di Marek quella ragione che lo ha portato a realizzare che, in fondo, questa città, lo ha adottato, e quindi anche il suo modo di vedere le cose è profondamente permeato nello spirito puramente partenopeo, portato a vedere al di là del proprio naso, considerando l’amore incondizionato di questa gente anzitutto. Ed ecco sparire le amarezze, ed apprezzare, invece, le meraviglie di un luogo che ti fa sentire speciale, anche se a modo suo. Questo la gente lo ha capito, ed ecco allora Marek divenire il figlioccio che ti fa rendere orgoglioso agli occhi del mondo, la grande speranza del calcio europeo che rifiuta le grandi per vincere qualcosa d’importante per le persone che credono fermamente in lui e nella sua passione incondizionata per questa maglia, quale miglior modo per farsi apprezzare?

Il Marek calciatore, poi, ha subito una profonda maturazione, soprattutto a livello tattico, proiettandolo tra i centrocampisti più brillanti e ricercati a livello europeo, apprezzandone tecnica e soprattutto quel senso di posizione che lo ha fatto apprezzare dai tecnici delle più grandi realtà calcistiche. Spesso, al termine di una gara degli azzurri, viene spontaneo dire che Hamsik sia stato in ombra ed un po’ lontano dal fulcro del gioco, non riuscendo invece a scrutare con occhio allenato le posizioni e la manovra d’appoggio che lo slovacco è in grado di dare costantemente, a rischio di mettere a repentaglio qualche sortita in avanti e qualche gol che ci aveva abituato a realizzare con una certa frequenza.

Oggi Marek è il prototipo del centrocampista moderno, abile nel dribbling, ottimi piedi, come detto, grande senso tattico, e soprattutto, ha davanti a se ancora una carriera da scalare, avendo ancora 25 anni e tanto tempo ancora per migliorarsi ulteriormente e divenire qualcosa di più di una grande promessa. E’ già sulla buona strada, avendo raggiunto addirittura Maradona a quota 259 presenze, e proprio con questa maglia potrebbe divenire il miglior spot per calciatori del futuro che accettano di venire a Napoli per vincere e non per esplodere e approdare in un altro porto, più allettante sotto l’aspetto economico e di prestigio. Questo è, quindi, l’obiettivo, rendere il Napoli un team vincente, con successi importanti e affermazioni che la rendano la società del futuro, quel futuro che Marek sembra avere in pugno. 259 volte grazie Hamsik, ragazzino dalla cresta a punta e dal cuore napoletano!

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