ESCLUSIVA SN\ Umberto Calaiò (ag. Emanuele): “Il futuro? Non lo sappiamo ancora, ma sceglieremo sempre il progetto”

calaiò allenamento

Esclusiva Umberto Calaiò – Dopo 6 stagioni è tornato al Napoli per dare il suo contributo nella corsa alla qualificazione alla prossima Champions League. Emanuele Calaiò, centravanti soprannominato “L’Arciere” proprio all’ombra del Vesuvio per il suo modo di esultare, alla squadra di Mazzarri sta dando tanto cuore, voglia di fare ed esperienza. Mancano ancora i gol, ma dopo quanto ha dato questo ragazzo al Napoli non gli si può recriminare di certo un gol mancato. SpazioNapoli ha contattato in esclusiva Umberto, fratello ed agente di Emanuele, per discutere del futuro del suo assistito/fratello.

Umberto, la domanda è lecita: posto da titolare al Siena, leader del gruppo, gol, ma Emanuele è tornato al Napoli. Perchè?

Il Napoli l’ha fortemente cercato e voluto, per noi è un onore che una nostra ex squadra che ha avuto una crescita come quella degli azzurri ci abbia chiamato, non abbiamo avuti dubbi ad accettare.

Nel caso non si fosse concretizzata la trattativa con il Napoli, dove avrebbe giocato suo fratello?

Questo nessuno può saperlo, ma erano forti gli interessi di Torino e Palermo.

In caso di permanenza all’ombra del Vesuvio e di qualificazione in Champions, Emanuele sa di poter dare una mano ad un Napoli sempre più forte?

Emanuele è un attaccante che ha dimostrato di avere grandi qualità, ha esperienza e si fa sempre trovare pronto. Di certo non può sostituire Cavani nell’ideologia del “top player”, ma anche in una competizione come la Champions League non avrà timori nello scendere in campo, vuole giocarsi le sue carte”.

Se invece dovesse andare via, sceglierà una squadra di medio/alta classifica per restare ai vertici del campionato, oppure non si farà problemi nel giocare in squadre immischiate nella lotta per non retrocedere, o addirittura accetterebbe di scendere di categoria?

Ora è presto per parlare di mercato, a fine campionato ci sedieremo a tavolino con il Napoli e decideremo cos’è meglio per Emanuele. Una cosa è sicura, sceglieremo sempre e solo un progetto vincente e dove soprattutto Emanuele è richiesto. Questo è quello che dico sempre ai miei colleghi: “Andate dove vi vogliono!”. Non bisogna pensare a quanto sia forte la squadra o a quanti soldi ti danno, certo una squadra forte che ti cerca è sempre la cosa migliore, ma bisogna cercare piazze dove ti vogliono con tutte le loro forze, dove ti fanno sentire importante.

Andiamo un po’ indietro nel tempo: stagione 2003-2004, il 21enne Emanuele Calaiò segna 21 gol con il Pescara in Serie B. Nel mercato di gennaio della stagione successiva arriverà al Napoli, ma non c’è mai stato il rammarico per una carriera diversa, al cospetto dei grandi risultati ottenuti in età così giovane dall’Arciere?

Sono scelte che i professionisti fanno. Ricordo che Calaiò aveva anche già fatto gol con il Torino in Serie A, quindi ha sempre dimostrato di saperci fare con la palla tra i piedi. La scelta di andare al Napoli non fu una scelta fatta così su due piedi: il progetto azzurro era vincente, ci colpì fin da subito, quella degli azzurri era un Serie C1 mascherata, si vedeva che erano di un’altra categoria, e i risultati hanno dato ragione sia al Napoli che a Calaiò, che a suon di gol ha trascinato la squadra.

Tornando al presente, chi è il giocatore, oltre ai soliti Hamsik e Cavani, che ha colpito maggiormente Emanuele all’interno dell’organico azzurro?

Sin dai primi giorni di questa sua nuova esperienza al Napoli, Emanuele mi parla benissimo di Valon Behrami. E’ un grande giocatore ed una bellissima persona, uno che tiene unito lo spogliatoio.

Francesco Fedele & Francesco Gala

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