Giampaolo Saurini: “Che orgoglio riportare la Primavera azzurra a certi livelli”

juve_napoli_primavera_finale_foto_spazionapoli_stadium_juventus_ saurini“Non mi aspettavo un’annata così” . Giampaolo Saurini analizza la splendida cavalcata di un Napoli Primavera mai così in alto nelle ultime stagioni: Risultati alla mano penso sia stata una stagione positiva. Siamo arrivati ai livelli più alti del panorama giovanile. Qui non capitava da diverso tempo e questo mi riempie d’orgoglio”. E’ mancata solo la ciliegina sulla torta: Siamo arrivati agli appuntamenti conclusivi un po’ scarichi dal punto di vista psico-fisico. Sicuramente resta un campionato da incorniciare. Abbiamo affrontato varie competizioni disputando complessivamente una cinquantina di partite. Probabilmente non ce lo aspettavamo e non eravamo abituati a tali ritmi” prosegue l’allenatore di Colleferro che aggiunge: Ci siamo comportati bene in ogni manifestazione fin dall’inizio. In campionato siamo stati in testa per trequarti, totalizzando ben 49 punti e finendo al quarto posto. Al torneo di Viareggio siamo stati eliminati senza perdere neanche una gara segnando dieci reti e subendone una. In Coppa Italia siamo arrivati in finale trascinando quasi trentamila persone allo stadio “San Paolo”. Ai play-off, invece, contro il Chievo siamo giunti stanchi, senza dire che rispetto alla nostra squadra, tra le più giovani della categoria, i veneti hanno schierato tre fuoriquota classe ’93. Possiamo vantare il migliore cannoniere del girone”.

IL PUNTO – Considerazioni valide alla base di un progetto sviluppatosi in maniera esponenziale. Lo ammetto, all’inizio ero molto scettico. Temevo in particolare il cambio d’ambiente. Ovviamente Brescia e Napoli non si possono paragonare in quanto sono realtà diverse. Non è stato tutto facile. Anzi, si può sempre migliorare. Dietro questa crescita non c’è solo il lavoro di Saurini ma di uno staff che ci ha seguito in tutto”. Il ricordo più bello probabilmente l’incontro con Aurelio De Laurentiis nella serata maledetta: “Non mi aspettavo di instaurare un rapporto così diretto col presidente. Si è dimostrata una persona di spessore. La nostra chiacchierata subito dopo la finale di Tim Cup mi rimarrà per sempre impressa. Siamo stati a lungo in una stanza e ho avuto modo di apprezzarne le immense qualità morali”.

QUELLA NOTTE – La doppia sfida con la Juventus è finita male e probabilmente ha inciso sui giovani azzurri prima e dopo: “Il calo finale è dipeso molto da questo. Ci ha tolto energie preziose che magari avremmo potuto concentrare verso il campionato. Non c’è, però, rammarico o una controprova. Siamo contenti lo stesso. In fondo rispetto allo scorso anno ora in rosa ci sono dieci nazionali, cinque under 19, tre o quattro under 17, per non contare i giovani stranieri di spessore come Novothny e Radosevic. E’ stato compiuto un notevole passo in avanti”. Come sarà la Primavera del futuro? I ’96 in organico resteranno ancora un’altra stagione. I ’94 sono già pronti per esperienze diverse. In fondo il nostro obiettivo è valorizzare il materiale tecnico a disposizione. Roberto Insigne? Certe dichiarazioni provenienti da altri club fanno enormemente piacere. Non so se andrà a Pescara. Di sicuro è pronto per palcoscenici importanti” . Non è il solo: Palma, Fornito, Allegra, Nicolao, Celiento saranno quasi sicuramente girati in prestito. Sono maturi per cimentarsi in serie B o Prima Divisione”. E Saurini su qualche panchina finirà? Per ora preferisco concentrarmi sul presente e a rispettare i miei obblighi contrattuali. La precedenza è al Napoli. Mi siederò ad un tavolo con la dirigenza e discuteremo. Con i giovani mi trovo a mio agio e non è facile gestirli. Pure a Brescia ho valorizzato diversi elementi come ad esempio El Kaddouri”. Se la primavera partenopea oggi è tanto appetibile, qualche merito l’avrà.

Fonte: Corriere dello Sport

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