A Pescara niente sconti, bisogna assimilare la mentalità da “schiacciasassi”

142832950-a8022962-7828-48b5-8a72-3dee1f8b5d41E’ un Napoli alla ricerca della propria identità quello che stasera affronterà il Pescara. Non che abbia perso lo spirito battagliero e vincente che l’ha messa a sufficiente margine dal Milan, per carità, ma l’identità a cui facciamo riferimento è quella di una squadra che ha il dovere di provare a innestare una marcia più alta, quella che la porta ad essere una realtà vincente non soltanto a periodi, con le grandi squadre piuttosto che con le piccole, lontana da altre competizioni piuttosto che sfruttando la scia di vittorie in altri ambiti.

Questo gruppo ha la necessità di assorbire al più presto possibile il concetto di “schiacciasassi” e cioè di un team in grado di non avere pietà dell’avversario di turno, chiunque esso sia, per metterla sotto le ruote dell’impeto dettato dalla necessità di punti e dalla sete di vittoria che spesso ha portato gli azzurri a fare l’impresa, ma che non è ben intrinseco nel dna di questo gruppo, forgiato a dovere da Mazzarri sotto l’aspetto tattiche, ancora orfano, però, di quel modus operandi da top team, capace di stritolare gli avversari senza badare al blasone e alla posizione che occupano in classifica.

La sfida col Pescara dirà se mister Walter sia riuscito nell’intento di trasformare una mentalità troppo spesso carente e svogliata sotto l’aspetto della determinazione, riempendo quel gap emotivo che ha messo a repentaglio la buona riuscita di una stagione che, in un certo frangente, avrebbe addirittura avuto i contorni di una magnifica cavalcata verso la prima posizione, se proprio l’aspetto psicologico non fosse venuto a mancare proprio nel momento clou della stagione. Poco importa adesso, ciò a cui bisognerà puntare e la crescita esponenziale innanzitutto sotto l’aspetto mentale, a cominciare da uomini che in campo occupano una posizione fondamentale, ci viene in mente ad esempio Hamsik, che troppe volte è stato accusato di non entrare in campo con il giusto piglio emotivo, oppure lo stesso Inler, che ha probabilmente pagato dazio con il posto da titolare a favore di Dzemaili proprio per non aver messo la giusta concentrazione nei diversi impegni in cui è stato chiamato in causa.

Insomma, il test di questa sera potrà essere considerato una prova attendibile per mettere in evidenza una delle carenza in cui il Napoli è troppo spesso incappato in questo campionato, cercando di studiare le cause e cercando di capire dove è possibile intervenire per invertire la tendenza. Con la speranza che già da domani si potrà parlare di un Napoli che abbia imparato la lezione e che si trovi sulla strada giusta per diventare spietata, una squadra che non concede pause, un vero e proprio caterpillar in grado di polverizzare qualsiasi ostacolo, dai grandi macigni ai piccoli sassi, senza sconti per nessuno.

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