Michael Jordan, avvelenato con una pizza prima di gara5 con Utah

Jordan17:41 – Non era solo febbre. La notte prima di gara-5 contro Utah, in programma nel giugno ’97 a Salt Lake City, Michael Jordan fu avvelenato da una pizza. Parola di Tim Grover, ex personal trainer di MJ: “Ordinammo una pizza in camera e lui la divorò. Poi alle 2 del mattino mi chiamarono dalla sua stanza: era in posizione fetale, si trattava di intossicazione alimentare”. Jordan, pur non reggendosi in piedi, chiuse quella partita di finale con 38 punti.

I Bulls, qualche giorno dopo, si aggiudicheranno la serie per 4-2, mettendo in cassaforte il quinto anello della loro storia. Ma quello che colpisce è la forza di volontà di Jordan, che prima di quella maledetta gara-5 aveva accusato vari sintomi, fra cui la febbre (la partita viene ricordati dagli amanti del basket come “flu game”).

Alla vigilia del match a MJ e alcuni compagni venne una crisi di fame prima di andare a letto. Con il servizio in camera già ampiamente concluso e il ristorante off-limits “ho pensato che l’unica cosa che potevano mangiare fosse una pizza – spiega Grover a Espn -. Sono arrivate cinque pizze e io ne prendo una e dico agli altri: ‘Ho un cattivo presentimento, ho davvero un brutto presentimento'”. Tutti a Salt Lake City sapevano dove alloggiasse la squadra di Phil Jackson. Ma Jordan divora la pizza e verso le 2 si sente male: “Lo guardo. Cerco le medicine, ma immediatamente capisco che non è febbre, ma intossicazione alimentare” dice ancora Grover.

Per tutto il giorno successivo, cioé quello della gara (la serie è ancora ferma sul 2-2), Jordan ha nausea e mal di stomaco. La sera, eroico, scende in campo. E il malessere quasi scompare: 38 punti, 5 assist, 7 rimbalzi e un canestro decisivo per il 90-88 finale. Poi Pippen lo trascina a fatica fuori dal parquet. Da lì a qualche giorno festeggeranno insieme il quinto titolo Nba.

Fonte: tgcom24.it

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