Hamsik: “E’ stato un duello duro, ma guardiamo già al Pescara”

allenamento_napoli_castel_volturno_spazionapoli_foto (92)_hamsikE come accade da mesi ormai, Marek Hamsiksi fa vivo il lunedì per esternare il suo pensiero sulla gara appena disputata. Lo fa attraverso il proprio sito internet ufficiale curato a Bratislava dai collaboratori di fiducia del suo agente, l’avvocato Juray Vengols che da un anno si avvale della consulenza anche di MinoRaiola.

Hamsik ha definito un «duello» la sfida con il Cagliari. Sono queste le partite che lo entusiasmano di più: quelle dove emerge il cuore della squadra, dove una situazione complicata viene capovolta alla distanza, dove c’è anche il suo zampino per raggiungere il risultato. Ha così commentato: «Ieri è stato un duello acceso durante il quale abbiamo subito per tutto il primo tempo. Poi nella ripresa siamo riusciti a pareggiare» . E qui si è lasciato andare ad una confessione che gli fa onore. Hamsik ammette che il suo tiro è stato deviato ma nello stesso tempo chiarisce l’episodio più controverso della partita. Quello in cui l’arbitro si è dovuto consultare a lungo con i suoi collaboratori prima di convalidarlo. Neanche De Marco aveva visto bene la dinamica del tiro. E poi dopo un lungo conciliabolo, ha indicato il centro del campo. Ha rivelato Hamsik: «Il mio tiro era stato deviato da Astori nella propria porta… Ci sono state un po’ di discussioni con l’arbitro prima di stabilire la verità. Ma l’arbitro di porta aveva visto bene il tutto e ci è stata assegnata la rete. In un primo momento era stato considerato Cavani, che si trovava in fuorigioco, l’autore della rete. Ma poi gli arbitri sono riusciti a realizzare che a deviare era stato il difensore del Cagliari e non Cavani» . Eppure il Napoli dopo aver raggiunto il due a uno proprio con il Marador, ha subito il secondo gol dagli avversari grazie a quella prodezza di Sau, lasciato libero di calciare in porta. «Sì, al 64′, il Cagliari ci ha raggiunto di nuovo – ha aggiunto Hamsik – e lì sono iniziati i nostri assalti alla loro porta. Abbiamo sempre creduto di poter vincere la gara. E fino al termine eravamo convinti di segnare un altro gol. Così è stato» .

VOLATA – Una vittoria sofferta e preziosa. La quarta nelle ultime cinque gare. Tre punti che hanno permesso di tenere a distanza il Milan, staccato ancora di più in serata dopo la sconfitta dei rossoneri con la Juventus: «Siamo molto felici per questo risultato. Abbiamo ottenuto tre punti pesantissimi» . Tre punti che avvicinano l’obiettivo della Champions ma non appagano del tutto Hamsik che aveva sperato ad inizio di stagione di restare in corsa per lo scudetto. Ma per lo slovacco va bene anche così dal momento che potrà cimentarsi di nuovo sul palcoscenico europeo quello che l’ha sempre intrigato. Ora restano le ultime cinque partite della stagione per confermare l’ingresso in Champions dalla porta principale. Ed Hamsik non intende abbassare la guardia. Anzi, pur risultando il primo in Italia in quanto ad assist, vorrebbe mettere a segno qualche altro gol per battere il record dei dodici centri in campionato raggiungo tre anni fa.

Ed in settimana aggiusterà la mira per Pescara, un avversario che ha già trafitto all’andata nel memorabile 5 a 1. E che vorrà trafiggere ancora per vincere la scommessa con il connazionale ed amico Weiss, figlio dell’ex tecnico della nazionale slovacca, e grande amico di Marek. Pare che sia stato proprio Hamsik a sponsorizzare una sua venuta a Napoli ed a parlarne bene con De Laurentiis. Hamsik contro Weiss, quindi, una sfida nella sfida allo stadio Adriatico dove si prevedono circa settemila tifosi al seguito (cinquemila nel settore ospiti, altri duemila in tribuna). E tra lui ed i tifosi si è creato un feeling fortissimo, forse ancora più forte di quello che c’è con Cavani. Hamsik viene considerato uno dei pilastri del progetto-Napoli ed anche un calciatore che tiene alla maglia come pochi. Mai infatti si è lasciato dalla tentazione di andare a giocare altrove. Mai ha sollevato un problema pur avendo subito qualche traversia in città. E per tutti è diventato un simbolo, alla pari di Paolo Cannavaro. Ecco perchè Hamsik vorrebbe diventare il protagonista di una vittoria che assegni al Napoli l’aritmetica qualificazione in Champions League con il secondo posto. Manca pochissimo. 

Fonte: Corriere dello Sport

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