Orizzonte Europa, sfida per Champions ed Europa League all’ultima curva

Champions Europa LeagueOrizzonte Europa  Quando c’è una tale bagarre per i piazzamenti in Champions ed Europa League non si può far altro che affidarsi alla certezza di numeri, dati e statistiche per venirne a capo, e provare a capire chi tra Napoli, Milan, Fiorentina, Inter e più attardate Roma, Udinese e Lazio la spunterà.
8 sono le stagioni fin qui disputate con la formula a 20 squadre
79 sono i punti conquistati di media dalle squadre arrivate seconde
70 sono i punti conquistati di media dalle squadre piazzate al 3° posto
2 sono le volte in cui qualche squadra si è piazzata terza con meno di 70 punti (2006/07 Lazio con 62 punti, anno post-calciopoli e Udinese con 64 punti nella scorsa stagione)

Napoli 66 punti, nelle prossime gare farà visita al Pescara, poi scontro casalingo contro l’Inter, trasferta insidiosa a Bologna, Siena al San Paolo e chiusura a Roma contro i giallorossi, la matematica ci dice che basterebbero 9 punti per la certezza matematica della seconda piazza e della Champions diretta, ma potrebbero bastarne anche meno se il Milan dovesse fare qualche stecca. Dunque due partite in casa (media punti 2,35 a partita) e tre in trasferta (media punti 1,62). La trasferta di Bologna nella scorsa stagione è stata indigesta, ma il Napoli dovrebbe cercare di chiudere comunque il discorso il prima possibile per evitare patemi d’animo finali.

Milan 59 punti, davanti a sé ha gli scontri casalinghi con Catania e Torino, poi a Pescara, di nuovo in casa contro la Roma e chiude a Siena. Dunque tre gare casalinghe (m.p. 2,1) e due in trasferta (m.p. 1,47). Walter Mazzarri nella conferenza pre-Cagliari ha affermato che ragionevolmente i rossoneri possono fare 5 vittorie, e potrebbe aver ragione sebbene ci sia da considerare che la squadra ha fatto solo 2 punti nelle ultime 3 partite ed è sembrata in difficoltà atletica forse anche per la lunghissima ricorsa che l’ha portata dai limiti della zona retrocessione in piena lotta per la Champions. Potrà contare nuovamente su Balotelli, ma El Shaarawy è in piena involuzione (forse anche per la giovane età). Niente è scontato.

Fiorentina 58 punti, i viola erano partiti bene nella prima parte della stagione, poi hanno accusato un calo e le assenze qui e là dei cervelli Borja Valero e Pizarro hanno costretto la viola a qualche frenata, ma nelle ultime settimane ha ripreso a marciare con continuità pur dimostrandosi non immune da qualche pericolosa sbandata (la rimonta di ieri da 3-0 a 3-3 in casa poteva costar cara), tuttavia il calendario sembra sorriderle e affronterà la Samp in trasferta, poi la Roma in casa, prima del derby a Siena, per chiudere con Palermo in casa e Pescara fuori, anche la viola ha tre gare in trasferta (m.p. 1,1) e due in casa (m.p. 2,35). Più della Roma svampita di questi ultimi tempi le insidie potrebbero venire dagli scontri con Siena e Palermo, ma il palleggio dei viola dovrebbe essere in grado di gestire le sfuriate di chi è con l’acqua alla gola. Ad ogni modo sembra essere abbastanza sicura di tornare in Europa il prossimo anno, il dilemma è tra Champions ed Europa League!

Inter 53 punti, qui si entra nel campo dell’imponderabile perché i nerazzurri hanno fatto e disfatto (soprattutto disfatto) nel corso della stagione a causa di un progetto che zoppica, di un organico anziano negli elementi cardine (e soggetti ad infortuni) e di una guida tecnica ora salda ora incerta, sembra onestamente difficile credere che possano recuperare 7 punti a Milan e Fiorentina, ma l’Inter è per definizione “pazza” e allora.. I nerazzurri saranno impegnati da una doppia trasferta a Palermo e Napoli, prima di affrontare la Lazio a San Siro, e poi chiudere con gli scontri a Genova (sponda rossoblù) e in casa contro l’Udinese. Inter che ha vinto 8 gare in casa (m.p 1,64) e 8 in trasferta (m.p. 1,56), per centrare la Champions servirebbe l’en plein, ma per arrivare quinti e in Europa League potrebbe bastare meno, vincendo gli scontri diretti casalinghi con Lazio e Udinese. Ma tra Champions ed Europa League passa un abisso e la squadra è da rifondare, potrebbero anche essere preferibile un anno senza coppe.

Qui entriamo nel girone dei delusi (le romane) e di quelli che puoi anche cambiare 6 titolari l’anno ma sono sempre lì (Udinese), c’è un altro posto europeo in palio oltre il quinto posto, e lo mette in palio la finale di Coppa Italia (Lazio-Roma). Ora con le romane fuori dalle prime cinque, questo vuol dire che la rincorsa dell’Udinese (51 punti) è tutta sull’Inter, con un calendario facile e lo scontro finale come ulteriore possibilità di sorpasso, tra le squadre della capitale la Lazio (51 punti) sembra avere il calendario migliore (un solo scontro diretto con l’Inter e poi tutte avversarie senza obiettivo) ma d’altro canto la squadra sembra essere a corto di energie mentali e fisiche, spremuta da una stagione lunghissima e da una rosa corta e attempata, mentre la Roma (52 punti) può contare su maggior freschezza, ma manifesta amnesie e cali di tensione che ieri lo sconsolato Andreazzoli faticava a spiegarsi, senza contare tre sfide durissime con Fiorentina, Milan e Napoli. La sensazione è che le squadre della capitale abbiano già nel mirino il derby di finale di Coppa Italia, sia per il valore sempre altissimo della sfida stracittadina sia come accesso all’Europa (non dimentichiamo che chi vince la Coppa entra direttamente ai Gruppi senza preliminari).

Andrea Iovene

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