Esclusiva SN\ Raffaele Maiello: “Mazzarri ha inciso sull’80% dei risultati di questo Napoli, spero resti. L’esordio? Tremavano le gambe ma poi…”

Raffaele-maiello

Ha esordito in Serie A con la maglia del Napoli il 16 maggio 2010 in Sampdoria-Napoli. Ha fatto parte del gruppo che ha riportato i colori azzurri nella massima competizione europea con tre presenze all’attivo. Dalla stagione scorsa è uno dei punti di forza del Crotone. Abbiamo intervistato in esclusiva Raffaele Maiello, centrocampista 21enne cresciuto nelle giovanili azzurre, con il quale abbiamo parlato del presente, del passato e del futuro. Un futuro che, si spera, possa ricolorarsi di azzurro. Queste le sue parole.

La stagione attuale

E’ una stagione positiva quella che stiamo affrontando e con la vittoria di ieri abbiamo fatto un importante passo avanti per la salvezza. Il campionato di Serie B è strano, è difficile e bisogna stare sempre sul pezzo. Soprattutto quest’ anno si sta dimostrando molto più complicato, basta pensare che la quota salvezza è più alta di quella passata e noi, nonostante abbiamo più punti, siamo a tre punti dai Play Out. Domenica ci aspetta una gara difficile contro il Verona che lotta per la promozione in serie A. E’ una partita importante per entrambe e queste gare danno forti motivazioni a chi scende in campo e le nostre non mancheranno”.

La Serie B e il Crotone

“Qui sto molto bene, mi sono ambientato e poi siamo una squadra giovane che mette tutti a proprio agio. La Serie  B è un campionato  importante, in questa stagione ho trovato più spazio rispetto all’anno scorso e non posso che essere soddisfatto di quello che sto facendo qui. A giugno scorso ho fatto una scelta importante e, nonostante siano arrivate anche altre offerte, ho scelto di restare a Crotone”.

L’emozione dell’esordio con la maglia del Napoli

“E’ una giornata che difficilmente dimenticherò. Ringrazio il mister che mi diede la possibilità di realizzare questo desiderio. Per un napoletano esordire con la maglia del Napoli è il massimo, l’emozione era tantissima ed ero molto contento. All’inizio le gambe tremavano ma col passare dei minuti passò tutto e mi concentrai sulla gara. Adesso però voglio pensare solo al mio futuro”.

La stagione che ha riportato il Napoli nell’Europa che conta

“Fu una stagione bellissima e indimenticabile. Dopo il ritiro estivo la società decise di farmi restare in prima squadra e questo mi permise di crescere tanto dandomi la possibilità di allenarmi con dei grandi campioni. Una stagione fantastica che per me si chiuse nel migliore dei modi giocando l’ultima gara all’Olimpico di Torino contro la Juve. Riuscimmo ad ottenere un risultato importante centrando la qualificazione diretta alla Champions, una competizione che a Napoli mancava da troppo tempo e la squadra era consapevole della grandezza dell’impresa che aveva compiuto. Con i campioni di quella squadra c’era un rapporto bellissimo, mi aiutavano tanto e scherzavo molto con loro. Capitan Cannavaro mi ha aiutato tanto e mi è stato sempre vicino, ma anche Gennaro Iezzo, Gianluca Grava mi hanno dato un grande aiuto. Con i sudamericani poi c’era un rapporto speciale perché loro sono come noi e ti fanno sentire uno di loro. Totalizzai tre presenze che furono davvero importanti dopo essere stato aggregato alla prima squadra. Il mio desiderio era quello di crescere e il mister mi diede questa possibilità”.

Il rapporto con Mazzarri

“Con il Mister c’è stato subito un buon rapporto, mi dava tanti consigli e indicazioni su cosa fare in campo. E’ una grande persona e lo ringrazio per tutto quello che mi ha dato. Spero che rimanga a Napoli ancora per tanto perché lui incide per il 70-80% sui risultati ottenuti dal Napoli. E’ uno che motiva tanto la squadra”.

Spesso si mette in dubbio la volontà di Mazzarri di credere nei giovani. Tu che ne pensi?

“Non è Mazzarri a non credere nei giovani è proprio la piazza di Napoli che è difficile. Al suo primo ritiro con il Napoli portò ben 9 giocatori della primavera con la prima squadra. Da quando è arrivato lui, insieme a Bigon e a Santoro, la Primavera è stata molto valorizzata”.

Lorenzo Insigne

“Con Lorenzo siamo cresciuti insieme nel settore giovanile.  Sono molto contento per quello che sta facendo e gli auguro di continuare a fare bene. Sta dimostrando di essere pronto a stare in una grande squadra come il Napoli e di poter tranquillamente giocare in Serie A.  Zeman per lui è stato molto importante così come lo è per tutti i giovani”.

Il cammino della Primavera azzurra

“Seguo attentamente le loro vicende.  Ho visto in tv la gara di andata della finale di Coppa Italia a Torino, il pareggio è stato un ottimo risultato. Speriamo che possano vincere la gara di ritorno ed alzare la coppa al San Paolo. Il settore giovanile è in continua crescita e questo è fondamentale”.

Il futuro 

“Spero innanzitutto di finire questa stagione nel migliore dei modi. A giugno le due società parleranno tra di loro. Il Crotone ha il diritto di riscatto, e io aspetterò sereno le decisioni che prenderanno. Il sogno di tornare a Napoli c’è sempre ma sono giovane e ho bisogno di giocare. Al momento non ci penso. Se mi danno la possibilità di ritornare in Serie A dimostrerò che posso giocare un ruolo importante anche nella massima categoria”.

Un messaggio ai tifosi del Napoli

“Ai tifosi dico che anche quest’anno la squadra sta facendo grandi cose e devono essere felici per i risultati raggiunti. Arrivare in Champions, senza passare per i preliminari, sarebbe un grande risultato. Non ritengo che il Napoli abbia perso il treno per lo scudetto, la Juve ha qualcosa in più, gli azzurri c’hanno provato ma si son trovati davanti una grande squadra”.

Roberto Longobardi

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