Le idee sono ben chiare, il modus operandi anche. Walter Mazzarri sa benissimo che è l’allenatore che nei momenti più delicati deve prendere per mano la sua squadra, non lasciando nulla al caso, pianificando ogni dettaglio con calma, cinismo e carattere. Non è nuovo a queste cose: è lui che ha preso le redini del Napoli quando la situazione era tutt’altro che rosea. Una squadra senza obiettivi, quasi allo sbaraglio ed ancor peggio, senza carattere e grandi progetti, gli stessi che sono arrivati grazie a lui ed al suo modo di pensare, sempre vincente.
Il Napoli nel tempo è cambiato non solo negli uomini ma soprattutto nella mentalità forte, spavalda, cinica e sicura, paradossalmente le stesse qualità che ultimamente sembrano troppo carenti in Cannavaro e compagni. Ora però, è arrivato il momento della verità, quello dove non ci si può più nascondersi. Il faccia a faccia è avvenuto a Castel Volturno alla ripresa degli allenamenti, con tutti in cerchio ad incamerare bene le parole del proprio vate. “Ragazzi, abbiamo da giocare altre undici partite e dobbiamo vincerle tutte. Per il secondo o per il primo posto. L’imperativo è ottenere il massimo fino alla fine”. Tutti d’accordo ma come si sa, tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare e bisogna capire al meglio come ovviare ai vari problemi non solo psicologici, presenti in squadra. Difficoltà a creare manovre offensive degne del miglior Napoli, attenzione carente in determinati reparti, i fuoriclasse che non danno il massimo, Cavani che riceve poche palle giocabili e che non segna da svariate partite solo alcuni dei dati negativi da analizzare.
La sterzata ci dovrà essere già da domenica contro il Chievo Verona, match sicuramente non facilissimo. Proprio lì si capirà se la forza di Mazzarri è rimasta la stessa di quando è riuscito a compiere piccoli miracoli nel Napoli della rinascita, dal ritorno in Champions alla vittoria di una storica Coppa Italia, oppure se l’incertezza sul suo futuro e la consapevolezza che questa rosa non può dare ancora di più, sia un impedimento tra gli azzurri ed il raggiumento dei sogni di una piazza sempre più esigente.
Alessia Bartiromo
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