L’editoriale di Raffaele Nappi: “Caro amico ti scrivo…”

editoriale_raffaele_nappiCaro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’, e siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò.Da quando sei partito c’è una grossa novità, l’anno vecchio è finito ormai, ma qualcosa qui non va.

Si esce poco la sera, compreso quando è festa.
e c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra.

Vedi, caro amico, vedi quanto ti dico. M’immagino un finale tutto diverso. M’immagino il 18 maggio incandescente.
Sarà tre volte Natale, quel giorno, e festa tutto l’anno. Anche Cristo scenderà dalla croce, anche gli uccelli faranno ritorno.

Vedi, caro amico, vedi quanto ti dico. Ci sarà da mangiare, e luce tutto intorno, anche i muti potranno parlare, mentre i sordi già lo fanno.
Vedi, caro amico, faremo l’amore ognuno come gli va, anche i preti potranno sposarsi, ma soltanto a una certa età.
Vedi, caro amico, vedi come sono contento. Vedi, caro amico, vedi cosa si deve inventare, per poterci ridere sopra, per continuare a sperare.

E se poi quest’attimo passasse in un istante, vedi, amico mio, vedi come diventa importante, che in questo istante ci sia anche io, insieme, a sognare.

Vedi, caro amico, mancano 3 mesi alla fine del campionato. Io ci credo. E tu?

 

Raffaele Nappi

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