Jacobelli in controtendenza: “Napoli ritrovato, tutto è ancora possibile”

556699_371894662875820_1452253517_nDalle pagine del blog di Radio Radio, Xavier Jacobelli, direttore di calciomercato.com esprime un’analisi estremamente diversa rispetto ai suoi colleghi. Dalle sue parole si evince una effettiva fiducia nella squadra di Mazzarri, in netta ripresa, orfana solamente dei gol di Cavani, ma seguendo questa strada, secondo Jacobelli, i giochi sono ancora aperti e tutto può succedere.

Di seguito le parole del direttore :  “E’stata una prova di forza. Della Juve e del Napoli. Dalla notte del giudizio scaturisce un verdetto chiaro: dopo il pareggio del San Paolo, la partita per lo scudetto non è ancora finita. Napoli bene in avvio, ma solo per dieci minuti. Napoli fulminato dal gol di Chiellini (e meno male che il difensore non avrebbe dovuto giocare). Napoli che rialza la testa grazie a Inler e alla deviazione sfortunata di Bonucci che spiazza Buffon. Napoli graziato da Orsato che doveva espellere Cavani per la gomitata Chiellini (e meno male che, alla vigilia, l’arbitro veneto era stato definito il più in forma del campionato: figuriamoci gli altri). Bella comunque e degna dei due campioni la scena finale che li ha visti rappacificarsi appena finita la partita, abbracciandosi davanti a tutti e scambiandosi la maglia”.

“Napoli letteralmente trasformato nella ripresa, quando crea ripetute occasioni da gol, ma non le sfrutta, andando a sbattere contro la muraglia bianconera. L’irriducibile Juve soffre e lotta con l’orgoglio dei giorni migliori. Lascia siano i partenopei a cercare il raddoppio nel tentativo di colpirli in contropiede. Tentativo che va ripetutamente a vuoto. Al San Paolo, Conte ha presentato un’altra versione della capolista: stavolta operaia, tosta, pronta a erigere un bunker davanti a Buffon, capace di soffrire sino all’ultimo respiro. Mazzarri ha finalmente ritrovato il Napoli che ha infilato sì un altro pareggio, ma, se gioca in questo modo, legittima la sua rincorsa ai bianconeri. Sei punti separavano i partenopei dai campioni d’Italia, sei punti continuano a dividerli con l’aggiunta degli scontri diretti che parlano a favore della capoclassifica. Ma, adesso, per il Napoli sarà fondamentale che Cavani guarisca dal mal di gol: è a secco da 590 minuti. Troppi per uno del suo calibro. E l’uruguaiano è il primo a sapere che la lotta sarà impari, se non tornerà a segnare“.

Sarà vero che i successi degli azzurri passino solamente attraverso i gol di Cavani? potrebbe essere davvero la soluzione che determina i problemi della squadra di Mazzarri? Siamo più che convinti che la maturazione consequenziale alla ripresa dei partenopei passi anche attraverso la riabilitazione di altri elementi, come ad esempio Pandev, lontano parente del giocatore duttile ed affidabile di qualche mese fa, degli stessi Maggio e Inler, che hanno svestito i panni dei protagonisti su cui puntare ad occhi chiusi per camuffarsi da eterni giocatori incompleti, in grado di sbagliare gli appuntamenti importanti, con prestazioni al di sotto delle proprie capacità. Insomma, i gol di Cavani sono importanti, ma ci sono diverse situazioni da analizzare per trovare una svolta necessaria.

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