Ieri abbiamo vinto noi

313834_600266613335690_1761202010_nIeri abbiamo vinto noi. Lasciate perdere il risultato finale, lasciate perdere il duello Cavani-Chiellini, l’errore clamoroso di Dzemaili, i rimpalli sotto porta. Lasciate perdere gli scontri fuori lo stadio, i vetri rotti, le auto incendiate: quelli non sono tifosi.

Ieri abbiamo vinto noi. Quella coreografia rimane impressa più di ogni altra azione, più di un gol. Ieri abbiamo vinto noi. Quei cartoncini colorati d’argento, quelli azzurri, e poi quella magia, quella lava di fumo.

Ieri abbiamo vinto noi. Sì, perché abbiamo risposto con la magia ai cori che ci accompagnano da sempre. Quei cori, ieri, li abbiamo lavati noi col fuoco. Ed è stato bellissimo.

Ieri abbiamo vinto noi. Quel vesuvio incendiato vale più di mille parole sprecate, di cori beceri e insensati. Quella coreografia è bastata in un attimo a riscattare un’intera stagione passata a mugugnare dietro gli apprezzamenti che ci rivolgevano gli altri.

Ieri abbiamo vinto noi. Al di là del risultato. Per sempre. Abbiamo risposto come solo un napoletano sapeva fare. Il San Paolo, il Vesuvio e il Napoli. Terra mia.

Raffaele Nappi

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