Marchisio: “La mia frase era rivolta alla squadra non a Napoli città. Mi piace la trasferta in questa terra, dal nostro albergo si vede il golfo, è qualcosa di unico”

claudio-marchisio Claudio Marchisio ha rilasciato a Mirko Graziano, giornalista de “La Gazzetta dello Sport“, un’interessante intervista pubblicata stamattina sulla rosea. Il principino si carica e compatta il gruppo in attesa del big match di domani contro il Napoli.

“NON SONO RAZZISTA, CONTRO DI ME UNA STRUMENTALIZZAZIONE ASSURDA” – “Se sono razzista? Assolutamente no, anzi, i napoletani mi stanno molto simpatici. Non ho mai visto una simile strumentalizzazione, le voci circolate mi hanno fatto molto male. Nell’intervista a Style indicai il Napoli come l’avversario più forte nella lotta allo Scudetto, nulla di più. Da due anni ci giochiamo praticamente tutti i trofei, le due finali in Coppa Italia e Supercoppa sono state due sfide combattutissime. E’ normale che oggi questa sfida susciti all’interno dei calciatori qualche motivazione in più. Io alludevo al Napoli squadra, non alla città di Napoli, né ai napoletani. Negli anni in cui Mancini e Mourinho allenavano l’Inter, gli interisti non consideravano manco la Juve e il Milan, la loro più grande rivale era la Roma. E la stessa cosa vale per i giallorossi. A volte la marea di internet è incontrollabile, meno male che ci sono stati esponenti del Napoli che hanno capito il mio pensiero. Penso a Mazzari e a Maggio. Christian mi ha subito difeso, è stato gentile perché mi conosce bene. L’ho anche chiamato per ringraziarlo. La trasferta a Napoli è una delle mie preferite, è una città che mi rende allegro. Anche l’albergo dove solitamente alloggiamo è stupendo: affaccio sul Golfo, qualcosa di unico e spettacolare. Ma ora basta fare polemiche, chi mi conosce sa che ho il massimo rispetto per Napoli e il Napoli“.

“A NAPOLI PER VINCERE, CI ATTENDE UNA BATTAGLIA” – “Con una vittoria domani è fatta? Non scherziamo, assolutamente no. Dopo questa gara ci attendono altre 11 giornate e partite molto impegnative contro squadre del calibro di Lazio, Inter e Milan, poi c’è sempre la variabile infortuni. Anche prima di Natale dicevate che era tutto chiuso e ora…Perderemmo il campionato se pensassimo una cosa simile. Abbiamo una mentalità ben precisa, che esalta le caratteristiche del gruppo. Andremo a Napoli per vincere la gara, evitando qualsiasi tipo di calcolo. Ci attende una battaglia, un ambiente caldissimo, uno stadio che sa trascinare i suoi ragazzi come pochi altri. Detto questo, siamo pronti ad affrontare la gara, nella Juve ci sono giocatori abituati a reggere simili pressioni. Ci sarà bel calcio tra le due squadre più forti d’Italia”.

“CAVANI PERICOLO NUMERO UNO” – “I pericoli maggiori? Sicuramente Cavani, ma anche Hamsik è un giocatore che mi piace moltissimo. In generale, comunque, il Napoli ha una squadra molto forte e bene organizzata, non è lassù per caso!“.

“PIÙ FORTE DELL’ANNO SCORSO” – “La Juventus è diventata una squadra a tutti gli effetti. Secondo me siamo più forti dello scorso anno. Perdiamo di più, ma stiamo gestendo alla grande il doppio impegno campionato – Champions. E finora le gare senza ritorno non le abbiamo mai fallite. Vedi Chelsea, Shakhtar in Ucraina e il Celtic“.
“NON SMETTO MAI DI CRESCERE” – “Se ho fatto un salto di qualità? Non si finisce mai di crescere, la piena maturità la conquisti solo col tempo. Di certo la vittoria dello scudetto e l’ottimo Europeo di tutta la Nazionale hanno aiutato non solo il sottoscritto, ma gran parte dei miei compagni a fare un salto di qualità importante: certi risultati danno sicurezza e consapevolezza nei propri mezzi”.

CHAMPIONS? AI QUARTI JUVE-MILAN” – “Se il Milan elimina il Barcellona che cosa succede? Che in Europa tutto diventa possibile. Se tiferò  Milan? In questo caso sì, e poi non mi dispiacerebbe un quarto di finale fra noi e loro. Fermo restando che nessuno, qui a Torino, dà per scontato il passaggio del turno con il Celtic“.

“FINO IN FONDO SIA IN ITALIA CHE IN EUROPA” – “Se possiamo arrivare fino in fondo anche in Europa? Si, ma dobbiamo scendere in campo sempre con umiltà. Ha ragione Buffon: se gettiamo nella mischia organizzazione, carattere, cuore, orgoglio e corsa non dobbiamo temere nessuno; appena ci montiamo la testa diventiamo invece battibili da chiunque“.

“CONTE A LUNGO CON NOI” – “Paura di perdere Conte? Perché mai? Io in settimana non vedo un mister con la valigia pronta, anche se è normale che in futuro Conte ambisca ad allenare all’estero. Anche a me piacerebbe in futuro tentare un’avventura all’estero, anche se la mia priorità resta sempre la Juve. Quale campionato scegliere? Bundesliga più della Premier. Amo il calcio tedesco, i loro impianti modernissimi, sempre pieni, e apprezzo la mentalità di un tifoso che non lascia lo stadio nemmeno quando la propria squadra è sotto di quattro gol“.

“INGIUSTI I FISCHI AGLI ATTACCANTI”  – “Fischi dello Stadium? Mi spiace che spesso vengano fischiati i nostri attaccanti. È grazie al loro “lavoro sporco” se questa Juve è diventata grande. È grazie ai loro movimenti se noi centrocampisti segniamo molto“.

“CASSANO E NAZIONALE” – “La vecchia guardia ha fatto fuori Cassano dalla Nazionale? Non mi risulta, in Polonia e Ucraina non è successo proprio nulla di ciò che ho sentito in qualche occasione. Ci sono giovani fortissimi che spingono, vedi El Shaarawy, Insigne, Destro e altri. Chiedete un rinnovamento e poi vi lamentate con Prandelli? Io credo che sia giusto testare i giovani, si tratta di un normale ricambio. Se la crisi economica ha fatto bene alla Nazionale? Sì, ma dispiace che a livello di club si punti sui giovani italiani solo in caso di emergenza totale. L’Italia è viva, lo dimostra anche in Coppa, con Juve, Milan, Inter e Lazio. Il nostro calcio resta all’avanguardia, con le idee dei tecnici e la bravura dei nostri giocatori. Che si fa in Brasile? Intanto qualifichiamoci, perché la strada è ancora da completare, poi col passaporto in mano si potrà anche sognare. Le prospettive sono davvero buone, e non c’è cosa più bella per un calciatore che alzare la Coppa del Mondo. Resti per sempre nel cuore degli italiani”.

IL FUTURO” – “Se vedo un erede di Marchisio? Direi che a centrocampo siamo messi bene per il futuro con Verratti e Florenzi per esempio: si sono dimostrati già pronti. E io scommetto pure su Poli, che gara dopo gara sta crescendo in maniera decisamente interessante“.

 

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