Bigon pronto a chiudere per Armeno e Calaiò,e intanto pensa ad Ilicic, Hernandez e JoJo per giugno

Bigon "innamorato" di due giovani stellineAl Much More, un ristorante sul lungomare di via Caracciolo, Aurelio De Laurentiis domenica notte ha chiamato a raccolta il suo braccio destro, Riccardo Bigon e il suo allenatore, Walter Mazzarri. Il numero uno azzurro ha brindato all’anno nuovo nel suo primo giorno napoletano dopo la fine delle vacanze alle Maldive, ma la cena nel dopo Napoli-Roma è stato soprattutto un vertice di mercato per definire le priorità di gennaio. L’incontro non è stato l’occasione per sciogliere il nodo sul futuro di Mazzarri. Argomento, questo, rimasto ancora in sospeso e di cui se ne parlerà più avanti.
De Laurentiis, con Bigon e il suo tecnico, ha preparato il rafforzamento della squadra, ha parlato di mercato, ha valutato tutte le scelte da fare. Due ore e mezzo di riunione: argomenti trattati, molti, partendo da una severa valutazione di come sono andate le cose nell’ultima parte della stagione, valutazione della rosa, rendimento dei giocatori e varo di un programma con l’obiettivo di cercare rinforzi dove le cose non hanno funzionato. Molti nomi fatti, molti anche quelli che alla fine sono rimasti nell’agenda di Bigon che ora con decisione vuole stringere i tempi per dare ufficialità alle prime due operazioni in entrata: Pablo Armero e Emanuele Calaiò. Legati a doppio filo a due addii annunciati: quelli di Dossena e Vargas.
Con l’esterno sinistro colombiano l’operazione è davvero alla stretta finale: l’Udinese è d’accordo e manca solo l’annuncio che avverrà solo dopo che Dossena perfezionerà il passaggio coi rosonero. Il tutto si chiuderà oggi. Armero potrebbe già essere a disposizione di Mazzarri per la gara col Palermo. Un po’ più complessa la trattativa che, in ogni caso, porterà al ritorno in azzurro di Calaiò: il vertice di ieri a Roma tra De Laurentiis e Mezzaroma è saltato perché il patron senese è influenzato. Riccardo Bigon e Stefano Antonelli, i due ds, si sono sentiti e hanno fissato un nuovo appuntamento per domattina. I due patron si incroceranno, invece, alla riunione di Lega venerdì. Il nodo è la formula: il Siena insiste perché vuol cedere Calaiò solo a titolo definitivo (prestito con diritto obbligatorio di riscatto) mentre il Napoli preferirebbe il riscatto facoltativo a giugno. Cosa che non piace né a Calaiò (che col Napoli ha comunque già raggiunto l’accordo per un contratto fino al 2015) né al club senese. L’affare si farà, ma non subito.
I due nomi hanno l’ok di Mazzarri. Sul difensore, invece, la strategia cambia: le prove di Britos e Gamberini sono più che soddisfacenti e dunque non c’è più così fretta. Inoltre il 17 gennaio si saprà l’entità della squalifica di Cannavaro: a quel punto si deciderà se prendere uno tra Silvestre (Inter) e Andreolli (Chievo). Frena così l’affare Neto: a Bigon piace, ma non è disposto a pagare 8 milioni al Siena per il portoghese. Poteva entrare nell’affare Vargas che tanto è gradito ad Antonelli ma il cileno è destinato al San Paolo, in prestito fino all’estate del 2014. Resta sempre in ballo Spolli del Catania.
L’attivissimo Bigon, nel frattempo, avrebbe strappato al Palermo la promessa che in caso di cessione la prossima estate dello sloveno Ilicic e dell’uruguaiano Hernández, il Napoli avrebbe una corsia preferenziale. Poi ci sono le situazioni da risolvere sotto la voce uscite, come El Kaddouri e Donadel (che ha rifiutato Pescara). Rosati non dovrebbe rimanere, mentre per Uvini solo una importante offerta potrebbe essere presa in considerazione.
Il dg della Fiorentina, Pradé, su Jovetic dice: “Con noi è stato molto sincero e molto onesto, del suo futuro se ne parlerà a giugno”. Il Napoli è alla finestra.

Fonte: Il Mattino

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