Napoli v Roma 4-1, le pagelle

napoliromaSerie A TIM 2012-2013
19a Giornata
Stadio San Paolo, Napoli
NAPOLI v ROMA 4:1

Le pagelle

 

DE SANCTIS 7,5 – Inizia più che bene il suo 2013, parando tutto il parabile ed anche qualcosa in più. Spettacolare la sua parata su Pjanic, ma è perfetto, come mai gli è capitato negli ultimi mesi, quando c’è da uscire bassi per sradicare palloni pericolosissimi dai piedi degli attaccanti romanisti. Ottimo, finalmente.

 

CAMPAGNARO 6,5 – E’ bravo a prendere le misure a Destro che, praticamente, non gli sfugge mai. Esce con grinta ed esperienza da situazione a volte complesse evitando il peggio e facendo ripartire, quando può, l’azione. Non perde la testa nemmeno quando la Roma esercita un certo forcing, spazzando via quando vi è necessità.

 

BRITOS 6 – Anche lui se la cava dignitosamente, anche se Destro in qualche occasione lo prende d’infilata. Qualche problema di troppo glielo causa Osvaldo che prima sfiora la rete, che segnerà dopo un paio di minuti. Come centrale offre sicuramente più garanzie, mostrando una certa padronanza di palleggio, uscendo elegantemente, palla al piede, ma può ancora migliorare.

 

GAMBERINI 6,5 – Lamela è un cliente davvero tosto, anche quando non è in gran giornata. Il nostro, in cooperazione con Zuniga, riesce però a spegnerne le residue velleità. Pochi spazi per l’argentino, che non riesce a fare la differenza, e gran merito va al numero 55 azzurro, autore di una prova solida ed autorevole. Dalle sue parti non si è mai passato.

 

MAGGIO 6 – Piazza il suo secondo gol consecutivo, in pieno recupero, al termine di una gara di grande sofferenza. Balzaretti e Totti più che mai attaccavano dalle sue parti e non sempre il laterale azzurro si è dimostrato irreprensibile, anzi più volte ha lasciato scoperto il fianco destro sbagliando tempi d’inserimento in attacco, faticando poi nella fase di ripiegamento. Meglio nel finale, gol a parte, sfruttando la stanchezza dei giallorossi, anche loro spossati da una partita intensa.

 

BEHRAMI 7 – Parte sparato in ,marcatura fissa su Totti a cui lascia davvero poco raggio d’azione. Poi, per inerzia, si lascia calamitare sugli altri portatori di palla azzurri lasciando libero il capitano romanista, ma la sua azione a centrocampo si rivela utile ed indispensabile, soprattutto nella ripresa quando recupera svariati palloni facendo rifiatare le squadre, a volte troppo compressa dal fraseggio giallorosso.

 

INLER 6 – Sufficienza di stima per il regista che per gran parte di gara ha avuto non poche difficoltà a contenere ed arginare i dirimpettai romanisti. Si pone come vertice basso, davanti alla difesa, in certi casi troppo. Bradley gli prende le misure alla distanza, andando spesso alla conclusione, anche pericolosa, poi la giusta ed inevitabile sostituzione al termine di una gara di grandissimo sacrificio ed abnegazione.

 

HAMSIK 6 – Non era partita adatta alle sua caratteristiche, anche se alla vigilia si supponeva il contrario. La sua partita è stata un eterno duello con Pjanic con cui si sfidava da vicino, in un duello sostanzialmente senza vincitori. La via della porta è lunga e piena di ostacoli cosi che il nostro si accontenta di lavorare da “granatiere” aiutando giustamente il centrocampo nell’opera di distruzione della manovra avversaria. Nella ripresa, nel suo unico sussulto offensivo, si allunga troppo il pallone davanti a Goicoechea, vanificando un’ottima azione da rete.

 

ZUNIGA 7 – Sarà anche la pressione di Armero, suo prossimo compagno di squadra e di ruolo, ma il colombiano di casa nostra sfodera una prestazione di tutto rispetto, devastando il fronte destro della difesa romanista, come in occasione del raddoppio azzurro,  e contribuendo in maniera sostanziosa al disinnesco della bomba-Lamela, in tandem con Gamberini. Decisamente in palla.

 

PANDEV 7 – Entra nell’azione dei primi due gol di Cavani, prima servendogli un assist delizioso e procurandogli poi l’occasione per andare al tiro del raddoppio. Fin quando regge fisicamente, ovvero dopo circa un’ora di gara, mette in ambasce tutto il reparto difensivo giallorosso, trovando spazio e giocate da fenomeno puro.

 

CAVANI 8,5 – Inutile sprecare parole ed aggettivi per cose che già si sanno. Il numero sette del Napoli è un fuoriclasse, di quelli veri. Gioca in difesa benissimo come in attacco è letale. Freddezza sul primo gol, di rapina il secondo, di prontezza e dirompenza il terzo gol. Stesso trattamento riservato alla Lazio, tre gol anche alla Roma, così da non scontentare nessuno, nella Capitale. Devastante, Castan e Burdisso lo sogneranno anche di notte.

 

DZEMAILI 5,5 – Fa sentire la sua presenza a centrocampo andando a “corteggiare” spesso e volentieri le caviglie di Totti, purtroppo però c’è da registrare qualche falla di troppo nella zona calda, la tre quarti azzurra, dove spesso Bradley ha trovato spazio fertile per potersi inserire e far male, per fortuna non riuscendovi.

 

MESTO S.V – Entra e si piazza sul versante sinistro, cercando di aumentare la protezione nel suo emisfero, prima coperto da Hamsik, nel frattempo spostato nel ruolo di mezza punta.

 

INSIGNE S.V. – Per lui pochi minuti, abbastanza per procurarsi una buona azione, finita poi nel nulla.

 

 

MAZZARRI 6,5 – Capisce che contro la Roma non è il caso di metterla sul fraseggio, proponendo una squadra molto guardinga ed accorta a non lasciarsi prendere in velocità. Conferma Britos al centro della difesa, che non dispiace, e indovina la scelta di affiancare Pandev a Cavani, anche se Insigne poteva entrare qualche minuto prima per dare velocità al contropiede. Sul piano della personalità nulla da dire, la squadra ha sofferto ed ha colpito nel momento più opportuno, anche se le solite pecche, sia in attacco che in difesa ci sono sempre.

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