I malumori di Blerim

dzemaili-aik-solna-napoli-europa-league-2012-2013_56139869_500x375Ci risiamo. A Torino, Milano, sia sponda rossonera che nerazzurra, ma anche nella stessa Roma, o nella Lazio, ci sono rose ampie e blasonate, con giocatore di spessore, impegnati con le proprie nazionali e sempre disponibili ad accettare di rientrare nell’oramai famigerato quanto necessario turn over, che spesso consente alle squadre in lotta per qualcosa di importante di avere la meglio proprio perché maggiormente predisposti ad intraprendere i meccanismi dell’intercambio di giocatori, consentendo alla manovra di gioco di beneficiarne in brillantezza e lucidità. La nota stonata, il bullone spanato, l’ingranaggio non lubrificato, può essere identificato in un elemento che ripudia qualsivoglia causa sopraelencata pur di candidare senza alcuna attenuante il proprio nome tra i titolari inamovibili, storcendo il naso in caso contrario e cominciando a far trapelare dissapori e mugugni nell’ambiente. Ci si chiede per quale arcano motivo ciò debba accadere al Napoli e non ad una delle sopraelencate “grandi sorelle” del campionato. Mistero.

Sembra proprio ciò che sta capitando a Blerim Dzemaili, partito col piede giusto, segnando contro la Fiorentina alla seconda di campionato e mettendo una importante impronta sulle proprie possibilità di essere titolare a discapito del compagno di nazionale Valon Berhami. Col tempo, partita dopo partita, considerando le ottime prestazioni del biondo ex viola, le quotazioni di Blerim sono calate, così come è calata l’attenzione del mister nei suoi confronti, causata sicuramente anche da una serie di prestazioni non propriamente come si aspettava. Le ultime apparizioni di Dzemaili in campo non sono sembrate all’altezza, spesso è subentrato già scarico e privo di quella verve agonistica che il tecnico chiede a chi entra in campo, soprattutto nella seconda parte del match, dove è necessario il giusto approccio per supportare al meglio la fase di non possesso a cui Mazzarri tiene particolarmente. Le paure del giocatore sarebbero principalmente legate alla possibilità di perdere la nazionale dove compone, con Inler e Berhami un trittico partenopeo di tutto rispetto, anche se è spesso costretto a partire dalla panchina, così come accade al Napoli.

A questo punto si aprirebbero scenari di mercato anche per lo svizzero, qualora dovesse arrivare un’offerta concreta e valutabile, pur considerando che, ad oggi, il Napoli ha maggiormente la necessità di cedere pedine quali Donadel, forse il vero punto debole del centrocampo partenopeo, e Dossena, nelle ultime ore vicino al Palermo, a cui sembrerebbe legato il destino di Armero per un suo eventuale approdo a Napoli. Insomma, la cessione di Dzemaili oggi sarebbe una sorpresa oltre che un azzardo, più probabile e coerente una cessione a Giugno, potendo pianificare al meglio i movimenti di mercato per la prossima stagione.

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