Napoli, il problema è sulle fasce. Christian e Camilo: quando tornate?

Per tutti coloro che seguono il Napoli è difficile capire se la squadra di Walter Mazzarri, rispetto alla passata stagione, si è rinforzata o meno. Bisogna ammettere che la partenza di Ezequiel Lavezzi ha lasciato un vuoto tecnico e umano non di poco conto…Il futuro è del piccolo grande Lorenzo Insigne, ma i cinque anni del Pocho saranno per sempre ricordati dai tifosi azzurri come il periodo del riscatto: il tempo delle rivincite e dell’orgoglio grazie a vittorie fantastiche al “Meazza”, all’ “Olimpico” (sia quello romano che quello torinese), al “Franchi”, al “Ferraris” e ancora in tanti altri importanti stadi.

L’IMPORTANZA  DELLE ALI-  Non sappiamo se questo Napoli è più o meno forte di quello dell’anno scorso, di sicuro con gli acquisti di Giandomenico Mesto, Alessandro Gamberini e (soprattutto) Valon Behrami è più solido e ora più che in passato la forza e la brillantezza fisica sono tra le sue armi migliori. Insieme alla “fisicità”, un altro segreto di Mazzarri è di natura tattica: ovvero quello di variare molto il proprio modo di giocare. Infatti il Napoli in 90 minuti spesso alterna tre tipi di gioco differenti: uno fatto di lanci lunghi dei difensori (Cannavaro in primis) verso gli attaccanti, uno “verticale” (grazie in particolar modo ai vari Inler, Hamsik, Pandev e Insigne che innescano con i loro tagli Cavani) e un altro ancora che si sviluppa essenzialmente sugli esterni.

CHI LI HA RAPITI?- Proprio il gioco sugli esterni in questo momento rappresenta un enorme problema per gli azzurri, perché i due suoi principali interpreti vivono un periodo assolutamente negativo. Christian Maggio e Juan Camilo Zuniga, infatti ,da qualche tempo non riescono più a dare il loro solito contributo alla causa partenopea e (purtroppo) le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Il colombiano, in verità, è reduce da un fastidioso infortunio che l’ha costretto fuori dal campo per quasi un mese e la sua attuale opacità forse è determinata da una condizione fisica ancora approssimativa. Ma chi sembra stare ancora  peggio è Maggio: il fluidificante veneto è il fantasma di se stesso e deve essere recuperato a tutti i costi. Con il vero “Superbike”, il Napoli si garantirebbe una marcia in più e ritroverebbe quegli sbocchi sulla fascia destra tanto importanti per il gioco di Mazzarri.

Sia per Maggio che per Zuniga la pausa natalizia dovrà essere vista come un’occasione da non perdere per recuperare la forma giusta e per ripartire alla grande nel 2013, ma per entrambi ci sono ancora tre sfide (contro il Bologna -prima in campionato e poi in Coppa Italia- e poi con il Siena) da onorare per chiudere in modo onorevole l’anno corrente.

Marco Soffitto

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