Domenica al Meazza si elegge l’anti-juve. Collovati: il Napoli è la favorita

Fuori i secondi. E anche i terzi, volendo. Inter-Napoli è la sfida per trovare l’anti-Juve. Ma non si dica che domenica Stramaccioni e Mazzarri, alla fine, possono fare solo un favore alla Juventus. «Si affrontano i due tridenti più spettacolari di questa serie A: il Napoli deve giocare con coraggio, senza la timidezza mostrata contro i bianconeri a Torino. Il colpo a San Siro è alla portata dei partenopei», dice Fulvio Collovati, brillante commentatore alla Domenica Sportiva.

Allora Collovati, che aria tira all’Inter?
«La squadra di Stramaccioni non è in stato di grazia. Fisicamente è un momento di grande calo, c’è qualche tensione di troppo nel gruppo e lo testimonia la maniera con cui ha arrancato con il Palermo e nelle ultime domeniche».
La testa è coinvolta dal caso di Wesley Sneijder? 
«Può succedere che il gruppo risenta di situazione di questo genere, ma sotto il profilo del gioco non credo che il rientro dell’olandese possa cambiare di molto la situazione».
Si è parlato di calo fisico?
«Può darsi. È il momento peggiore dell’Inter in questa stagione e non mi riferisco solo alla brutta prova di domenica scorsa. È un periodo in cui giocano male in tanti, e non credo che il ritorno di Cassano sia così fondamentale. Ma l’Inter deve guardare avanti».
Avanti c’è il Napoli… 
«Una grandissima squadra, una delle migliori in Italia. Con un attacco stellare, anche più della Juventus. Le prove di Hamsik e Cavani parlano chiaro. E l’Inter è l’avversaria giusta per dimostrare di essere una big».
Nell’attesa c’è più adrenalina o timore? 
«Adrenalina. Inter-Napoli è eccitante come una finale dei cento metri sia per tradizione che per rivalità tra i club».
Una gara da «fuori i secondi»?
«Il campionato è lungo, e un passaggio a vuoto lo può avere anche la Juventus. Anche se non credo che la Champions toglierà punti ai bianconeri: la rosa è molto competitiva e ci sono molti ricambi. Molto validi per la serie A».
Chi rischia di più, Inter o Napoli? 
«Tutte e due. Allo stesso modo. Però per il Napoli è un’occasione d’oro per vincere a San Siro: l’Inter non è in forma e gli azzurri mi sembrano davvero attraversare una forma smagliante».
La difesa è il tallone d’Achille dell’Inter? 
«Hanno grandi giocatori, ma senza Samuel è un grosso guaio. Per questo ritengo che il Napoli abbia le carte in regola per mettere a segno il colpo. Anzi, per me, è la favorita».
Che gara deve fare Mazzarri?
«Deve giocare come giocherebbe al San Paolo ovvero con personalità e a testa alta. E senza lasciare il pallino del gioco all’Inter: la squadra nerazzurra è fragile quando viene attaccata. Persino il Cagliari e il Catania hanno messo alle corde la difesa interista».
Cavani, poi, è in forma smagliante.
«Sotto porta ha il senso del gol e la spietatezza di Paolo Rossi, la generosità di Ciccio Graziani, e la cattiveria agonistica di Roberto Bettega».
Lo scorso anno contro l’Inter non ha giocato, ma il Napoli vinse 3-0.
«Ma Edi è un giocatore vitale per il Napoli: con il Pescara sembrava davvero insaziabile. Ha voglia di gol, trasmette grinta a tutta la squadra. È un leader autentico, una rarità nel calcio moderno».
Da una parte Palacio e Milito, dall’altra il Matador e Hamsik. Niente male?
«Sulla carta il meglio che c’è in attacco in Italia in questa stagione. Senza dimenticare Cassano e Lorenzo Insigne. Sono giocatori che in ogni momento possono decidere le sorti della gara».
Juventus, Napoli, Inter e poi…
«Domenica c’è anche Roma-Fiorentina, un’altra gara che può dirci dove possono arrivare Zeman e Montella. Ma se mi permettete, a questo punto io non lascerei fuori neppure il Milan».

Fonte: Il Mattino

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