Napoli sempre più giovane, nel mirino Berardi e De Vitis

Il made in Italy va ed in questo tour organizzato di settimana in settimana, al lontano dalle luci della ribalta, c’è una gioventù baciata dalla sorte che val la pena di seguire: un giorno a Padova ed uno a Castellammare di Stabia, un salto a Modena ed uno a Terni, restando nell’ombra, non necessariamente chiedendo accrediti (per non dar nell’occhio) e però rimanendo vigili a ciò che accade intorno, tenendo pure acceso il televisore per registrarsi tutta la serie B. Il futuro è adesso di Domenico Berardi (18), sul quale si sono consumati ettolitri di inchiostro: il Napoli s’è portato avanti con il lavoro, non ha accumulato soltanto relazioni tecniche, ma ha pure scoperto d’essere al cospetto d’un ragazzo con sale in zucca, un «ometto» che vive per il calcio e per migliorarsi.

La concorrenza è enorme, per quel gioiellino che tra l’altro costerà caro, non avendo il Sassuolo alcuna esigenza economica, e però in quei tre gol sinora segnati e in quelle quindici presenze part-time, c’è qualità in abbondanza. Il mercato è un’ispezione continua ma, ovviamente, è un principio che vale per chiunque: intorno a Berardi c’è folla, ci sono la Juventus e l’Inter, ma il Napoli non indietreggia, semmai aspetta che qualcosa accada, che ci sia un cenno per dare un senso al proprio interesse.

La B è molto altro ancora: è, ad esempio, Alessandro De Vitis (20), figlio d’arte d’un papà, Totò, che negli anni ’90 con i suoi gol faceva impazzire – anche – i tifosi del Campania e quelli della Salernitana. L’asse ereditario resta, però sparso in differenti zone del campo, perché a differenza del babbo, il baby-De Vitis ama giochicchiare tra le linee, viene ritenuto un centrocampista da modellare, con ampi margini di miglioramento.

Fonte: Il Corriere dello Sport.it

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