Pallone d’oro: perchè il Matador escluso dalla prima lista?

Cavani da pallone d’oro. Sì, il traguardo non è impossibile. Ma prima, si devono raggiungere risultati. E soprattutto ci si deve imporre anche in ambito europeo. Anche quest’anno la lista stilata da France Football per il famosissimo premio internazionale ha procurato parecchie polemiche. In Italia c’è chi rivendica per Pirlo, buttato ancora una volta giù dal podio, a favore dei soliti Iniesta-C.Ronaldo-Messi. Dalle nostra parti, poi, c’è qualche mugugno per non aver visto un giocatore dal talento straordinario come il Matador nemmeno comparire nella prima lista, quella dei candidati.

A spiegare la situazione è François Moriniere, Ceo di France Football, in un’intervista al “Mattino”.

Perché Cavani non ha raccolto voti per il Pallone d’oro 2012 anche se ha un rendimento straordinario?

«Questo è sicuro. Ma anche ottimi calciatori come Cavani hanno problemi ad entrare nella lista se la loro squadra non brilla abbastanza, nonostante il percorso del Napoli nella scorsa edizione della Champions League sia stato interessante e con un bel calcio proposto alla platea internazionale».

Potrebbe avere chance Hamsik in futuro, con una squadra ancor più competitiva e vincente?

«Il gioco rapido e offensivo del Napoli mi piace: è una gioia per gli occhi».

A proposito di italiani, c’è il ventenne centrocampista Verratti che ha conquistato il posto da titolare nel Paris St. Germain.

«È un calciatore assolutamente convinto dei suoi mezzi. È esploso quest’anno, sa prendersi i rischi ed è dotato di una tecnica individuale impressionante».

Perché, pur avendo vinto tanto, i tecnici italiani non sono tra i tre candidati al Pallone d’oro?

«Credo che Conte, l’allenatore della Juve, sia stato penalizzato dai problemi che vi sono intorno a lui nonostante lo scudetto e una stagione superba. La presenza di Prandelli, Mancini e Di Matteo nella top 10, la penultima lista, dimostra l’eccellenza della scuola italiana: mi sarebbe piaciuto che Di Matteo fosse tra i tre candidati dopo il suo licenziamento dal Chelsea».

Quali sono stati i criteri per scegliere i tre calciatori (Messi, Cristiano Ronaldo e Iniesta) e i tre allenatori (Mourinho, Guardiola e Del Bosque)?

«Le scelte sono fatte in base alle prestazioni ma anche alla qualità dello spettacolo proposto. Ronaldo, Mourinho, Iniesta e Del Bosque hanno vinto titoli nel 2012 con i loro club e la Spagna; Guardiola e Messi sono stati indicati per ciò che hanno fatto vedere, in particolare l’argentino, per le sue statistiche eccezionali».

Il Barcellona, con due candidati al Pallone d’Oro su tre, è la squadra più forte al mondo?

«Probabilmente lo è, ma le differenze rispetto ad altri club si sono quest’anno ridotte. E straordinaria è la Spagna con i suoi risultati».

Raffaele Nappi

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