Il mercato del Napoli spaccato in 2: impressionano gli uomini voluti da Mazzarri mentre le idee di Bigon sono sul piede di partenza

Quando sceglie personalmente i calciatori non sbaglia mai. Walter Mazzarri è soddisfatto delle prestazioni dei calciatori che ha chiesto alla società in estate. Il mercato del tecnico funziona bene poiché Gamberini e Behrami sono diventati dei titolari fissi mentre Mesto è una valida alternativa di Maggio sulla corsia di destra. Così come in passato, l’allenatore toscano ha confermato di essere bravissimo a far rinascere calciatori che altrove non stavano rendendo più. Quando sbarcò a Castelvolturno si ritrovò di fronte degli elementi che il suo predecessore Donadoni aveva messo in disparte. Gli bastarono un paio di settimane di lavoro per rigenerare i vari Aronica, Grava e Pazienza. Tutti e tre divennero parte integrante di un progetto che ha portato da subito i frutti sperati. In tanti avevano storto il naso quando a luglio Riccardo Bigon, su precisa richiesta di Mazzarri, comprò dalla Fiorentina Behrami e Gamberini. Entrambi aveva disputato una pessima stagione con la Viola al punto di ritrovarsi ad un certo punto nella lotta per non retrocedere. Al sor Walter, però, questa cosa importava poco. Contavano solo le caratteristiche del centrocampista e del difensore che si adattavano bene al proprio gioco. Lo svizzero ci mise poco ad integrarsi nel gruppo mentre l’altro, dovendo smaltire anche i residui di un infortunio, non riuscì a dimostrare da subito il suo valore. Va detto, però, che Behrami era molto avvantaggiato per la presenza in squadra dei connazionali Inler e Dzemaili mentre Gamberini conosceva solo Donadel che per giunta aveva avuto dei problemi d’ambientamento anche lui a causa di un lungo stop. È bastato veramente poco, comunque, per verderli protagonisti anche in maglia azzurra. Nell’ultimo giorno di mercato arrivò Mesto. Anche l’esterno destro fu preso tra lo scetticismo dei soliti sapientoni. Va detto, però, che tutti si aspettavano un rinforzo a sinistra ed invece Mazzarri scelse un vice di Maggio anzichè un titolare al posto di Zuniga e Dossena. L’ex genoano è venuto fuori alla distanza dopo essersi fatto le ossa in Europa League. Oggi il tecnico azzurro non ha alcun problema a buttarlo nella mischia perché si fida molto di lui. La scorsa stagione i due uomini della lista di Mazzarri erano Britos e Dzemaili. Il primo, purtroppo, si fece male subito nel test col Barcellona mentre il secondo, seppur considerato un titolare, ci ha messo molto per capire i meccanismi dettati dall’allenatore. È uscito alla distanza risultando fondamentale nel finale di campionato. Nel torneo in corso è partito bene ma poi ha dovuto lasciare il posto a Behrami anche se in alcune occasioni ha sostituito nel migliore dei modi Inler. Per quanto riguarda Britos il discorso è diverso. Non è facile stare tanto tempo fuori ma nonostante ciò già dal ritiro veniva considerato un titolare. Poi si è rifatto male ed è dovuto ripartire daccapo. Lunedì sera a Cagliari ha dato il meglio di sè disputando una partita egregia. Al punto di risultato uno dei più bravi. Se gli uomini esperti arrivati dalla serie A hanno dato le giuste garanzie purtroppo sono falliti gli esperimenti dei giovani stranieri. Fernandez e Vargas non si sono mai integrati bene. L’argentino ha pagato lo scotto di essere un centrale della difesa a quattro del suo paese. Uvini ed El Kaddouri non hanno trovato spazio e molto probabilmente a gennaio cambieranno casacca per cercare un po’ di continuità.

Fonte: Il Roma

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