Manca Cavani ed il Napoli si aggrappa ad un altro tenore

Aggrappati a lui. E lui non ha tradito. Ha risolto Marekiaro con un colpo di biliardo, un piattone destro perfetto. “L’ha piazzata bene, anche se hanno segnato dopo tre rimpalli”, ammette il portiere sconfitto Agazzi.

Hamsik, l’unico gioiello rimasto a Walter Mazzarri per la fastidiosa trasferta di Cagliari, si è caricato la squadra sulle spalle. Ha deciso con classe e nel finale ha regalato la palla a Vargas per chiudere definitivamente il discorso. Meglio da trequartista come dice Mazzarri? Meglio averlo. Perché il Napoli grazie al suo gol ha passato un esame di maturità importante dopo l’indigesto pareggio col Milan che si era aggiunto a quello col Torino che aveva fatto perdere un po’ di vista il discorso scudetto. “E invece continuiamo a crederci eccome”, sentenzia Britos che con Cannavaro e Gamberini ha controllato le tre punte del Cagliari, esauste dopo 70’ di lotta.

Il Napoli ha il dovere di crederci perché se vinci una partita così vuole dire che ti gira bene. “La fortuna devi andartela a cercare”, dice ancora il ‘filosofo’ Agazzi. “La fortuna ci è stata amica”, dicono alcuni napoletani fuori onda, cioè fuori dalla zona mista.

“Ma questa è una vittoria pesante che ci dà la forza per andare avanti”, sentenzia il leader di giornata Marek Hamsik, che ha mostrato come questo Napoli non è soltanto Cavani dipendente.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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