Cagliari v Napoli 0-1, le pagelle

SERIE A TIM 2012 – 2013
14a Giornata
IS Arenas, Cagliari
CAGLIARI v NAPOLI  0:1

 

DE SANCTIS 5,5 – Si fa vedere leggermente più spesso fuori dai pali, tempestivo in più di un’occasione in uscita si alta che bassa, ma rischia davvero esageratamente sulle situazioni in apparenza facili. Per poco non si fa beffare da Avelar, dopo un suo maldestro rinvio e da Dessena nel finale.

 

GAMBERINI 6 – Gli capita di affrontare Sau e Nenè, che si alternano sulla sua zona, e si districa abbastanza bene in entrambe le circostanze, soffrendo forse più il piccolo attaccante che la torre brasiliana. Nel primo tempo forse commette fallo da rigore su Conti, o se non lo è, siamo al limite. Controlla bene la sua zolla di campo fino al termine con esperienza.

 

CANNAVARO 7 – Ottima prestazione del capitano che non fa praticamente mai vedere la porta a Nenè, che per caratteristiche fisiche è quello maggiormente adatto alle sue attitudini, ed infatti se l’è cavata alla grande. Tempestivo quando c’è da spazzare via e pronto per uscire a raddoppiare sulle laterali. Di testa non gli sfugge nulla, cementando il reparto.

 

BRITOS 6 – Buona partita dell’uruguaiano che ha però dovuto soffrire per buona parte del primo tempo le incursioni di Thiago Ribeiro, installatosi sul suo versante e potenzialmente pericoloso con la differenza di passo che intercorreva tra i due. Passato il momento di difficoltà, è riuscito a mantenere sgombra la sua zona da grossi pericoli.

 

MAGGIO 4 – Praticamente inesistente, ma stavolta Mazzarri ha avuto la coerenza ed il coraggio di metterlo fuori. Corpo praticamente estraneo alla squadra, sia quando c’era da spingere che quando c’era da difendere. Avelar dopo avergli presto, subitaneamente, le misure ne dispone a piacimento, infilandosi spesso e volentieri sulla fascia, creando superiorità numerica in tandem con Nainggolan.

 

BEHRAMI 5,5 – Prestazione non eccelsa del biondo svizzero, troppo spesso in ambasce nei confronti di Nainggolan e Conti, mine vaganti del centrocampo cagliaritano. Laddove non riesce con le buone, randella con le cattive, ma non sempre con lucidità e logica, sinonimo di una condizione fisica non al meglio dopo la battaglia del Rasunda.

 

INLER 6,5 – Piacevole conferma, sulla scia delle belle prestazioni che il regista sta offrendo ultimamente. E’ l’unico a non farsi schiacciare, sempre e comunque, dalla spinta del centrocampo del Cagliari, ma anzi trae giovamento dalla situazione piazzandosi davanti alla difesa e calamitando un congruo numero di palloni. Presente anche in fase di regia, dettando i tempi della manovra senza strafare.

 

DZEMAILI 5,5 – Parte molto bene spingendosi in avanti e proponendosi spesso come uomo di sponda per duettare con Insigne ed Hamsik, ma il gioco non riesce bene e deve rinculare nel settore nevralgico a dare una mano in trincea, lasciando i due attaccanti in balie delle onde. A lungo andare la sua presenza si affievolisce, sottostando in maniera passiva ai portatori di palla avversari, fino alla sostituzione.

 

ZUNIGA 5 – Entra nell’azione della rete decisiva, ma ciò non lo salva da una prestazione complessivamente deludente. Sbaglia appoggi scolastici e riesce quasi mai ad arrivare in tempo al raddoppio di marcatura su Thiago Ribeiro, lasciato spesso da solo contro Britos. Nel finale viene coperto da Dossena nella difesa a quattro, ma parliamo solo di pochi minuti per poter cambiare la situazione.

 

HAMSIK 7 – La fotocopia della partita di Genova. Settanta minuti di nulla, per poi trasformarsi nell’uomo partita esibendosi nella solita lezione di cinismo e freddezza sotto porta. Prima del gol difficile trovare qualcosa di buono nella sua discutibile posizione di trequartista alle spalle di Insigne, dopo la rete ne approfitta per mandare a rete Vargas, anticipato da Agazzi. Decisivo.

 

INSIGNE 6,5 – Nel primo tempo ci prova appena ha la palla buona. Prima il palo interno e poi un difetto di mira ne impediscono la gioia personale della rete. Lo cercano con lanci lunghi e non è così che si sfrutta il suo potenziale. Svanisce progressivamente per poi ricomparire in tempo, giusto in tempo per innescare la rete del vantaggio. Esce in debito di ossigeno.

 

MESTO 5,5 – Fare peggio di chi sostituisce non è calcisticamente possibile, quindi anche non giocando una partita sulla scia di quella del Ferraris, si accontenta di blindare il settopre destro, martoriato dalle percussioni di Avelar, Naingollan , nel finale, di Ibarbo. Difficile tenerli tutti e bene, ma almeno si oppone.

 

VARGAS 6 – Sfiora la rete dopo pochi secondi dal suo ingresso, poi si mette al servizio della squadra, liberando Insigne ed Hamsik dagli scomodi ruoli assegnati loro per l’occasione. Crea scompiglio ed almeno offre una giocata alternativa a quelle già previste dal copione. Potrebbe anche raddoppiare, ma arriva all’appuntamente con un secondo di ritardo, anticipato da Agazzi in uscita. E’ in progresso.

 

DOSSENA S.V. – Pochi minuti per lui, al posto di Insigne.

 

MAZZARRI 6,5 – Corregge stavolta con incredibile tempismo alle pecche che la formazione iniziale presentava a livello strutturale. Trova il coraggio di togliere l’inguardabile Maggio e di lanciare nella mischia Vargas. La squadra non convince nella condotta di gara, improntata su lanci a lunga gittata su Insigne. Come personalità la squadra è piaciuta, per certi versi, per la capacità di saper soffrire e per il cinismo mostrato, sfruttando una della poche occasioni create nella ripresa. Bene la difesa, da rivedere il centrocampo, con Behrami e Dzemaili troppo presto e troppo spesso in difficoltà.

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