Sonetti: “Se Cavani è arrivato a grandi livelli lo deve a Mazzarri”

Lunga intervista pubblicata su Il Roma per l’ex tecnico Nedo Sonetti, per anni sulle panchine di mezza serie A, tra cui anche quella del Cagliari. Non è mai approdato al Napoli, ma l’esperienza pluriennale e le numerose sfide che hanno incrociato il tecnico con la squadra partenopea lo hanno forgiato e informato in modo appropriato per conoscere al meglio anche una piazza così difficile da gestire come quella partenopea.

Ecco l’intervista-fiume integrale di Sonetti: “Conosco bene l’ambiente Cagliari perché ho allenato lì. Napoli non è una piazza nella quale ho allenato, ma conosco benissimo la città, e non solo per le tante partite che ho fatto da avversario sulle altre panchine. Mi  complimento con la società, Mazzarri e la squadra  per aver completato prima del previsto la missione e aver ottenuto con un turno d’anticipo il passaggio ai sedicesimi di finale di Europa League. Non era semplice, perché a un certo punto questo girone si era messo male, invece anche grazie al crollo del Psv il Napoli è riuscito a venir fuori e a  chiudere il discorso con un turno d’anticipo. Del resto, quando hai un attaccante come Cavani certi traguardi non li puoi fallire. Il Dnipro si è rivelata una squadra molto buona, mentre il Psv evidentemente si sta concentrando sul campionato olandese, dove è prima in classifica”.

“A questo punto Mazzarri può lavorare concentrandosi sul campionato, e questo è un fattore molto importante, soprattutto per uno come lui che soffre un po’ i tanti impegni e lo stress di una piazza esigente come Napoli.  Però Mazzarri deve capire che nelle grandi piazze è così: i tifosi azzurri vogliono vincere, e spesso i pareggi sono come delle sconfitte. Lo capisco nella sua  amarezza, ma posti come Napoli, Roma o  Milano, ma anche Torino, sono così. Lui lo sa bene, ed è abituato sin dai tempi di Genova. Sono certo che l’allenatore sa gestire molto  bene ogni situazione, anche se qualche volta appare un po’ nervoso, ma ognuno ha la sua vita, e non è importante preoccuparsi di queste cose. Di Cavani si può dire tutto, ma lui stupirà ancora, perchè sta facendo grandissime cose. È un attaccante straordinario, e De Laurentiis lo è stato altrettanto a prenderlo quando nessuno puntava più di tanto su di lui. Ma gran merito, credo, va a Mazzarri che ha lavorato in modo ottimo con questo giocatore, trasformandolo in un super bomber. Ha dato a Cavani tanta fiducia e sicurezza, e abbiamo visto quali sono stati i risultati. Ho letto che Cavani tiene molto al suo allenatore, e lo capisco, perché ha ragione. Il Matador deve tanto a Mazzarri e fa bene a  chiedere ed augurarsi la sua permanenza sulla panchina del Napoli. C’è tempo, in ogni caso, e spero che l’ambiente lasci lavorare il tecnico tranquillamente, per il futuro c’è ancora tempo”.

“Vargas? È un buon attaccante e penso che possa giocare in Italia. Il suo problema non è tattico, o tecnico. Mazzarri ha lavorato bene con lui, e si vede dal modo di stare in campo dell’attaccante. Probabilmente le difficoltà che Vargas sta avendo sono più che altro un problema di personalità. Non gli farebbe male giocare di più, magari sentirsi importante. Ma Mazzarri sa perfettamente come fare, e credo che lo abbia gestito bene, così come  sta facendo anche con Insigne. Non so se sia meglio che possa partire o meno, di sicuro se il giocatore vale il Napoli dovrà fare in modo di non perdere questo patrimonio. La partita col Cagliari è insidiosa, ma sappiamo come è partito il Napoli, con quali ambizioni: credo sia una squadra superiore ai rossoblù e deve dimostrarlo. Il Napoli è una squadra che va in campo per vincere tutte le partite, e quindi a Cagliari parte favorita. Le qualità ci sono, quindi anche io penso che siano gli azzurri favoriti, nonostante le insidie che la formazione sarda nasconde, soprattutto in casa dove ritroveranno il loro stadio.

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