Pandev rimasto a Napoli, si prepara per il Cagliari

Presente in spirito, assente fisicamente. Goran Pandev stasera seguirà i suoi compagni davanti alla televisione. Provando ad accelerare un recupero che a questo punto diventa essenziale, fondamentale. Il Napoli si è scoperto, a livello offensivo, per quanto riguarda le forze a disposizione, vulnerabile.

Non immaginava di esserlo. Walter Mazzarri affronta la sfida con l’Aik pensando a quella con il Cagliari. E facendo la conta dei giocatori che potrà mandare in campo. Perché, nel frattempo, qualche problema è sorto anche con Insigne. Lorenzino ieri non si allenato: qui fa freddo, una condizione certo non ideale per aiutare gli infortunati a riassorbire i postumi dei malanni.

E così Mazzarri ha evitato di mandarlo in campo, proverà a fargli fare oggi la rifinitura ma non è certo che possa prendere posto in panchina perché in queste condizioni non si può rischiare. Chiare e difficili le condizioni: Cavani non potrà giocare perché squalificato, Insigne in dubbio, Pandev non del tutto recuperato. Un grande cruciverba per Mazzarri che dovrà affrontare una sfida complessa: il Cagliari, cliente non semplice, giocherà nel suo nuovo stadio aperto in tutti i settori. Le soluzioni del tecnico dipendono da poche variabili e una di queste variabili è proprio lui, Goran Pandev.

CONTINUITA’ – Il tecnico ha deciso di lasciare l’ex interista a casa perché era inutile sottoporlo allo stress di un lungo viaggio visto che non avrebbe potuto giocare, perché la sua presenza in Sardegna diventa fondamentale, decisiva. Senza di lui, l’allenatore dovrebbe puntare su Vargas che sino ad ora, in campionato, non è che abbia fatto grandi cose.
L’affidabilità del cileno è una vera e propria incognita. Ancora troppo acerbo per il nostro campionato, ancora troppo lontano da una cultura calcistica diversa da quella sudamericana in generale e da quella cilena in particolare.
Un rischio mandarlo in campo in una sfida così delicata come quella con il Cagliari. Ed è inevitabile che Mazzarri punti a schierare giocatori di maggiore affidamento. Pandev sicuramente lo è anche se sino ad ora non è riuscito a esprimere pienamente le sue grandi potenzialità. La continuità lo ha negativamente condizionato. Ma lui la partita la può cambiare, la giocata improvvisa e imprevedibile la può inventare.
OTTIMISMO – Al ritorno a Napoli, Mazzarri spera di rivedere in campo con il gruppo anche il macedone. Nonostante tutto, regna un certo ottimismo. Il tecnico avrà un giorno in più per preparare la partita (e i giocatori qualche ora in più per riposare); Pandev avrà un giorno in più per recuperare la piena (o almeno accettabile) efficienza fisica. Una cosa, comunque, appare chiara: da lui questo Napoli non può prescindere. E allora tutti gli occhi sono puntati su di lui, su Goran chiamato a riprendere per mano la squadra per una volta orfana del suo Totem, Cavani.
Fonte: Corriere dello Sport

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