La notte di Lorenzo Insigne

«Non ti montare la testa, ora. Quel gol a Genova l’avrei fatto anche io». Paolo Cannavaro scherza in continuazione con Lorenzo Insigne. Specie in questi giorni, in prossimità di una sfida così sentita e nella quale il tamburino di Frattamaggiore potrebbe rimpiazzare Pandev come già successo nelle prime due di campionato, a Palermo e con la Fiorentina (con Chievo ed Atalanta, invece, aveva sostituito Cavani). Il macedone ha ancora qualche problema alla caviglia; Insigne, invece, no, l’ha smaltito e da ieri lavora in gruppo dopo aver saltato l’impegno con l’Under 21. «Ricordati che il capitano sono io e devi portare rispetto, altrimenti ti vedrai le partite dalla tribuna» , aggiunge Cannavaro, rimasto vittima di uno scherzo architettato proprio da Insigne durante una diretta a radio Marte. L’attaccante, con voce da balbuziente, aveva richiesto un autografo al difensore per conto della moglie. E lì per lì, Cannavaro vi era anche cascato, tranne riconoscerlo e chiudere con sfottò in dialetto. «Non ti permettere più, capito?», e giù risate a non finire, perché l’ex pupillo di Zeman risponde pure e con ironia: «Sto tremando dalla paura». 

RESPONSABILITA’ – Si prova a non far pesare più di tanto sulle spalle del ragazzo la responsabilità di affrontare da titolare il Milan e provare a fargli anche gol. Ha superato largamente l’emozione del debutto ma vuoi mettere giocare in uno stadio stracolmo e dare un dispiacere al Diavolo? Insigne ha fiutato che potrebbe essere il suo momento. Corre su uno dei campi di Castelvolturno, prova a duettare con i compagni nella sfida a quattro porte, quelle piccole, dove la precisione è fondamentale, finge di essere tranquillo alternando sorrisi e smorfie. Ma sfrontato che sia, un po’ di tensione traspare.
PRESENZA IMPORTANTE – Al di là dell’inferriata c’è papà Carmine che guarda l’allenamento, quasi a rassicurarlo. E sul terreno di gioco, Mazzarri osserva, distribuisce consigli, tratta tutti alla stessa maniera senza far capire quali saranno le sue scelte. Ma con la coda dell’occhio scruta ogni piccolo movimento del gioiellino di casa-Napoli. Vuole capire se ha recuperato del tutto, se avverte ansia, se casomai si fosse montato la testa dopo gli elogi ricevuti domenica, lunedì, martedì. Ma Insigne si muove già da calciatore consumato. Non lascia trasparire alcunchè. Duetta con Cavani ed Hamsik come se avesse giocato al loro fianco per anni. Accetta i suggerimenti dei compagni meno giovani quando gli dicono di mirare le porticine o di servire chi è meglio piazzato di lui.
E’ PRONTO – Insomma, Lorenzinho, 21 anni, è più che pronto per un impegno così importante; pronto per giocare in tandem con Cavani e con il supporto di Hamsik; pronto per infiammare gli spalti con i suoi guizzi; pronto per recitare da protagonista e non più da ragazzo appena arrivato dalla serie B. Finora è andato sempre in campo: dodici volte su dodici per un totale di 823 minuti tra campionato ed Europa League. Ha realizzato due gol, uno al San Paolo (al Parma) ed un altro a Marassi (al Genoa). Ma ha anche fornito quattro assist complessivi. Insomma ha superato tutti gli esami possibili ed immaginabili. Non gli resta che avventarsi sul Milan e vincere la sfida a distanza con El Shaarawy che ha un anno meno di lui ed ha segnato già 8 gol in campionato. Ma per Insigne conquistarsi la serie A è stato molto più duro ed ora che vi è arrivato vuole dimostrare di non essere da meno.
Fonte: Corriere dello Sport

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