Finalmente convincente in Nazionale, ora Maggio deve riconquistarsi il Napoli

E’ da anni un vero e proprio punto di forza per il Napoli di De Laurentiis e per la squadra di Walter Mazzarri. L’esterno sognato da anni al San Paolo con capacità di spinta, velocità supersonica e con il fiuto del gol, quasi da bomber di razza. Christian Maggio, sin dal suo arrivo, da quel lontano gavettone di Montervino nel primo giorno di ritiro, a da subito conquistato il cuore dei napoletani che capirono la sua forza e la sua bravura nella sua prima gara al tempio di Fuorigrotta: Napoli – Fiorentina 2 – 1 e gol vittoria proprio di “Superbike”. Un anno importante il primo, che stava per proiettare il Napoli in Europa prima di un legamento del ginocchio K.O che portò il Napoli a chiudere mestamente senza di lui un campionato difficile e sfortunato. Ma Christian è risalito, ha recuperato subito dal suo problema e da allora ha saputo sempre rispondere presente alle chiamate di Donadoni e poi di Mazzarri, suo mentore già alla Samp, e riuscì in pochi mesi a riprendersi il Napoli per guidarlo verso la scalata in Italia e in Europa. Instancabile, a tratti incontenibile ma soprattutto fondamentale per gli equilibri del suo Napoli. Eppure era sempre dimenticato dalla Nazionale prima che Cesare Prandelli disegnasse sull’esterno vicentino il 3-5-2 adatto per garantire a Maggio libertà di spinta e facilità nel ricoprire il suo ruolo preferito. Ma, nella maggior parte delle sue prestazioni in Nazionale, il jolly napoletano non è mai riuscito ad impressionare, alternando così prestazioni da urlo con la maglia azzurro Napoli, permettendogli il grande salto, per poi deludere con quella azzurra Italia. Adesso la situazione sembra essersi rovesciata: per Mazzarri il numero 11 partenopeo è il vero e proprio termometro della squadra. Quando Maggio incide e sta bene, il Napoli corre e fa paura tanto da sembrare devastante e infermabile. Ma, come nelle ultime prestazioni,  quando “Superbike” viene a mancare il Napoli ne risente e come. A Genova è sembrato spaesato, fisicamente giù, tanto da non riuscire mai a sfondare o a difendere la propria fetta di campo e anche poco lucido, cosa rara per uno come lui, dimostrandolo fallendo occasioni clamorose come col Chievo e col Genoa. Nonostante tutto Prandelli ha sempre creduto in lui e ieri gli ha messo di fronte Ribery. Nessuna paura o timore reverenziale. Maggio ha fermato e spazzato via uno dei giocatori  più forti al mondo, riuscendoci in maniera esemplare e con una semplicità disarmante. Che sia l’inizio di una nuova risalita? Che il brutto momento sia finalmente passato? Mazzarri e tutta Napoli lo spera. La squadra ha bisogno di lui e questa iniezione di fiducia serviva come il pane. Ora però testa e cuore a sabato: bisogna battere il Milan e continuare la scalata con il suo Napoli, sperando in un suo inchino, sotto la Curva B, e ritornare ad inneggiare quel rullo compressore dallo sguardo timido ma dal cuore forte.

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