Simoni alla GdS: “Genoa alla ricerca di un’identità, Napoli consolidato e favorito”

Rivolgersi a chi conosce entrambi le sponde è sempre cosa saggia. Luigi Simoni, ex tecnico di Genoa e Napoli. conosce gioie e dolori di due piazze che, con ogni probabilità, rappresentano i terriori più difficili in cui allenare. Storie di esasperazioni, di giornate vissute di calcio, di passione smisurata, alle volte sproporzionata, ma vera e intrinseca nel DNA di due tifoserie storiche, quella del grifone, ancorata alla storia del football in Italia, quella partenopea, improntata sul folklore e sulla internazionalizzazione di un tifo presente in ogni continente, rappresentando, il napoletano,  l’icona dell’emigrante italiano, alla ricerca della felicità altrove. Nasce così Genoa-Napoli, ma c’è anche di più, c’è l’aspetto tecnico, terreno fertile per Mister Simoni. Ecco l’intervista rilasciata alla Gazzetta dello sport in edicola oggi:

Simoni, che partita si aspetta?
«Il Napoli è favorito, soprattutto sotto il profilo psicologico. Sono due piazze entrambe molto calde, io le conosco bene. C’è grande pressione sia sulle spalle dei rossoblù che degli azzurri, ma questi ultimi si sono risollevati a livello morale grazie alla vittoria in Europa League».

Dunque, grazie a Cavani. Il Napoli dipende da lui?
«Diciamo che è determinante, la sua incidenza è quella che hanno tutti i grandissimi attaccanti nelle squadre in cui giocano. Non solo fa gol, ma tutti i compagni traggono beneficio dalla sua presenza in campo. Sia a livello tattico che mentale. In pratica, giocano sapendo che prima o poi Cavani troverà il gol. E non è poco».

Tatticamente, invece, quali saranno le armi che il Napoli dovrà sfruttare?
«In questo momento, Delneri non è riuscito ancora a dare un’identità al Genoa. Però, è un allenatore scafato e saprà come uscire da una situazione difficile. Il Napoli, invece, ha un gioco consolidato. Secondo me, gli azzurri dovranno sfruttare il
fatto di avere dei meccanismi collaudati, ma anche guardarsi da eventuali sorprese che il Genoa proporrà sia come modulo che come elementi».

A proposito, da chi dovrà guardarsi la difesa di Mazzarri?
«Innanzitutto da Immobile, credo. È un attaccante che mi piace molto, segna in tutti i modi. È essenziale, ma tecnicamente bravo. In acrobazia è pericolosissimo. Per certi versi mi ricorda il primo Cavani, quello di Palermo ».

Invece, nel Napoli scalpita Insigne. Lo scorso anno lo ha affrontato con il Gubbio, che impressione le ha fatto?
«Sinceramente, io ho fatto in modo che sia lui che Immobile rendessero al meglio visto che tra andata e ritorno dal Pescara ho beccato quattro gol. Scherzi a parte, Insigne ha i numeri del campione. Punta sempre l’avversario e spesso lo dribbla, ha colpi micidiali. Mazzarri lo sta facendo crescere bene, può essere decisivo anche entrando dalla panchina».

Home » Ultim'ora sul Calcio Napoli, le news » Simoni alla GdS: “Genoa alla ricerca di un’identità, Napoli consolidato e favorito”

Impostazioni privacy