A Bergamo per rompere un digiuno. Contro l’Atalanta l’esame di maturità più duro, senza il Matador

Dopo aver difeso con una certa autorevolezza il secondo posto, battendo il Chievo, il Napoli scende in campo stasera per cercare punti preziosi in quel di Bergamo, territorio sempre insidioso, e stasera a maggior ragione tenute in debita considerazione le avverse condizioni climatiche che gli azzurri troveranno ed il sicuro forfait del “Matador” Cavani, al seconco stop consecutivo dopo la defezione di domenica sera.

Sarà un’assenza importante e non solo per il valore assoluto del bomber di Salto, ma anche per l’anemia da gol che in trasferta il Napoli sta soffrendo in questo primo scorcio di stagione. L’ultimo gol su azione, lontano dal San Paolo, è datato 26 Agosto, al minuto numero 88, e guarda caso fu proprio Cavani a depositare in rete, di testa, il perfetto invito di Vargas; da quel momento in poi gli azzurri (a dire la verità il solo Cavani) hanno timbrato il cartellino dei marcatori, tra campionato ed Europa League, solo due volte e su rigore: a Marassi contro la Sampdoria e a Dnipropetrovsk.

Se a Marassi il Napoli è tornato con l’intera posta in palio, in Ucraina, così come a Eindhoven e Torino non è stata così fortunata, per non parlare di Catania, apogeo della sterilità degli azzurri che si è palesata nonostante una superiorità numerica lunga tutto l’arco dell’incontro. A Bergamo per dare un segnale forte, dunque, con un attacco orfano della sua punta di diamante, e con gli altri interpreti non al meglio della condizione. Pandev non attraversa un periodo di forma brillante mentre Insigne è uscito malconcio dalla partita contro il Chievo. Vargas invece è il solito punto interrogativo che troverà probabilmente una risposta a gennaio, sottoforma di prestito a qualche sodalizio di Serie A, per garantirgli quello spazio e quella continuità di cui avrebbe bisogno per rendere secondo aspettative.

L’unico attaccante che, a differenza dei compagni di reparto, è decisamente in forma si chiama Hamsik, autore del gol partita contro il Chievo e piede caldo in queste prime giornata di campionato. Per lui quattro reti in campionato (dandogli anche la paternità della rete contro la Fiorentina) e una leadership crescente nello spogliatoio azzurro e nello scacchiere tattico di Mazzarri. Ma per fare bene in trasferta c’è bisogno anche dei suoi acuti, che mancano dalla gara di Palermo, la stessa di cui prima. Bergamo potrebbe essere la tappa giusta, per lo slovacco e per il Napoli, per dimostrare a tutti che i partenopei posso essere grandi anche senza Cavani.

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