Partito il restyling del San Paolo

La paura fa 90 e la possibilità di vedersi chiudere il San Paolo dalla Uefa, o peggio mettere in pericolo i tifosi, hanno spinto il Comune di Napoli ad iniziare immediatamente i lavori richiesti dal massimo organismo calcistico continentale. Come informa Il Mattino nell’edizione odierna da due giorni gli operai di una ditta specializzata scelta dal Comune e dal club sono al lavoro per effettuare i lavori di spicconamento e rimozione degli intonaci pericolanti e di installazione dei bagni chimici. Per l’Assessore allo Sport del Comune di Napoli i lavori si stanno svolgendo nei tempi previsti e saranno conclusi in tempo per la visita ispettiva della UEFA che dovrà dare il consenso per la disputa della gara di Europa League di giovedì 8 novembre. Solo nella giornata di oggi i lavori saranno sospesi in concomitanza con la gara di questa sera contro il Chievo, ma i tifosi presenti al San Paolo potranno usufruire dei bagni chimici allestiti. I costi del restyling saranno tutti a carico del Comune di Napoli che ha deciso di non scalare la cifra necessaria dal credito vantato nei confronti della SSC Napoli. Il costo complessivo dell’operazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 130-140 mila euro che verranno prelevati, come afferma l’Assessore Tommasielli, dal fondo di riserva del Comune. L’ennesima operazione di maquillage dello Stadio di Furigrotta, ricordiamo che la scorsa stagione la UEFA impose la rimozione della “gabbia” nel settore ospiti, non risolve il problema di un San Paolo colabrodo in più punti. C’è la necessità urgente di decidere il futuro dell’impianto, ne va della credibilità di Napoli e del Napoli.

 

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