Napoli v Chievo Verona 1-0, le pagelle

Serie A TIM 2012-2013
9a Giornata
Stadio San Paolo, Napoli
NAPOLI v CHIEVO VERONA 1-0

Le pagelle

DE SANCTIS 6 – primo tempo da spettatore non pagante. Mai gli attaccanti clivensi lo sollecitano, e l’estremo azzurro ringrazia, concedendosi una partita di relax, in compenso tenta di complicarsi da solo la vita, concedendosi qualche rinvio a rischio.

 

CAMPAGNARO 6 – Partita senza eccessivi grattacapi. Ne Rigoni, tanto meno Thereau lo mettono in difficoltà. Quando può si concede qualche licenza offensiva dando man forte a Maggio sul versante destro. Nella ripresa il canovaccio non cambia, anche se rimane l’incertezza sul presunto fallo da rigore su Pellissier, non rilevato da Celi.

 

CANNAVARO 6,5 – Prima frazione di gioco di ordinaria amministrazione. Il palloni che transitano in area per vie aeree sono di sua pertinenza e sbriga le pratiche con efficacia e concretezza. Thereau viene controllato agevolmente. Nella ripresa spazza via sparacchiando lontano quando occorre, fino al termine della gara, per lui più che decorosa.

 

GAMBERINI 6 – Anche lui si accontenta di amministrare diligentemente la sua zona, tenendo d’occhio non solo a Thereau che vira dalle sue parti, ma anche agli inserimenti di Luciano e L.Rigoni che quando possono entrano nello spazi. Bravo a chiudere sulle diagonali difensive, anche se nella ripresa qualche piccola sbavatura la commette, per fortuna senza grosse conseguenze.

 

MAGGIO 5 – Dal punto di vista fisico è apparso in netta ripresa rispetto alle ultime uscite, ma ha la pecca di aver divorato il gol del vantaggio spedendo in curva il colpo di testa, a porta praticamente sguarnita, che sarebbe valso il vantaggio azzurro. Si propone comunque con costanza, tenendo a freno Dramè, ma è un impeto che porta a risultati scarsi, quasi nulli.

 

INLER 7 – Bella e convincente prova del regista svizzero che, non solo, si occupa di frangifluttare le scorribande clivensi, ma si dimostra tremendamente efficace con il bombardamento dalla distanza, trovando però il palo e per due volte Sorrentino a sbarragli la strada della rete. Dopo il vantaggio azzurro, fa da argine contro il forcing del Chievo esibendo grande sicurezza anche quando deve rilanciare la manovra.

 

BEHRAMI 7 – Buonissima prova anche del biondo svizzero che sradica palloni su palloni e quando può funge anche da turafalle a coprire i compagni in avanscoperta. Nettamente superiore nel duello con Vacek, domina nella sua zona di competenza ed insieme ad Inler non consente mai al centrocampo clivense di innescare le punte.

 

HAMSIK 6,5 – Gioca sulla stessa linea di Insigne, dietro Pandev, sgombro dunque da compiti di marcatura, anche in fase di non possesso. Ciò nonostante, nel primo tempo, fatica rifornire debitamente Pandev, e raramente riesce a trovare uno spunto, trovandolo poi nella ripresa ed è quello da tre punti, chiudendo alla sua maniera con un preciso diagonale su invito di Zuniga. Basta questo per tutta la gara.

 

ZUNIGA 6,5 – Una buona prova del “cafetero” che schiaccia Frey sulla propria trequarti, rimanendo sempre sufficientemente alto a supportare la manovra offensiva sull’out di sinistra. Arriva dalla sua parte qualche buon cross, potenzialmente pericoloso ma non sfruttato a dovere dai compagni. Si inventa poi assist-man servendo un pallone d’oro che Hamsik non sbaglia, impreziosendo così una partita già positiva a prescindere.

 

INSIGNE 6,5 – Bravissimo a saltare l’uomo quanto dannatamente testardo ad imbucarsi in vicoli senza uscita a favore di una giocata più comoda, semplice e redditizia. Tenta di strafare ed certi di casi pecca di protagonismo, quando invece punta l’uomo fa malissimo e crea occasioni d’oro come quella capitata a Maggio prima ed a Pandev poi. Nella ripresa cerca con insistenza la via dalla rete, ma difetta, in maniera vistosa, di precisione. La prova però è positiva, senza dubbio.

 

PANDEV 5 – Spreca una comoda palla gol sul finale di primo tempo, spedendo alto in una goffa semisforbiciata. Gioca tendenzialmente spalle alla porta, e tenta spesso la sponda per gli inserimenti di Hamsik, ma il giochetto raramente gli riesce. Non ha i movimenti di Cavani, ma sarebbe illogico aspettarselo, vista la differente conformazione fisica del macedone e dal suo stato di forma, ultimamente approssimativo, che lo accompagna fino alla sostituzione, doverosa e sistematica.

 

VARGAS 6 – Fa tanto movimento, giocando molto lontano dall’area di rigore, ma tutto sommato riesce a tenere bassa la linea difensiva del Chievo. Prova qualche dialogo coi compagni, cerca un paio di conclusioni in porta. Sicuramente una presenza più viva nell’attacco rispetto a Pandev, ma forse un pò più leggera.

 

DOSSENA 6 – Il suo scorcio di partita serve a mantenere alta la guardia sull’out di sinistra dopo l’uscita di Zuniga. L’esterno lodigiano rimane guardingo attendendo al varco Frey, accompagnato da Vacek poi espulso. In fase di spinta lo si vede una volta sola, quando cerca Vargas con un traversone che manca di potenza e precisione.

 

DZEMAILI S.V – Pochi minuti per il terzo elemento dell’armata svizzera del centrocampo azzurro, ma utili per dare forze fresche per disinnescare gli ultimi tentativi di rimonta da parte del Chievo.

 

MAZZARRI 6,5 – Era importante vincere per dimenticare il doppio K.O. tra campionato e coppa e per tenere il passo della Juventus e difendere il secondo posto in solitaria. Missione riuscita, anche se è paradossale come il Napoli riesca a soffrire quando si trova in condizione di superiorità numerica. Anche oggi come col Catania, il Napoli ha rischiato di mandare a monte quanto di buono stava producendo. Altro appunto: in casa il Napoli produce tanto ma altrettanto spreca; un difetto che oggi non ha pagato, ma che in altre situazioni potrebbe rivelarsi letale. Per il resto la squadra è piaciuta, tornando su livelli più abituali, visti nel passato più recente.

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