Quel rifiuto delle magliette che cela tante insofferenze

La sconfitta con il Dnipro poteva anche starci. Eravamo comunque di fronte alla squadra imbattuta nel torneo e a punteggio pieno con 30 mila voci a riscaldare la gelida serata ucraina. Ciò che ha fatto male ai 162 tifosi arrivati da Napoli per sostenere la propria fede è stata la brutta figura messa in scena giovedì sera e il non poter osservare la formazione migliore per onorare una competizione continentale. Pandev e Cavani, i migliori nella debacle con il Dnipro, hanno provato a consolare i tifosi dando loro le magliette indossate. I tifosi hanno rifiutato senza batter ciglio. I due hanno lasciato contrariati il campo e nemmeno le parole di Cannavaro sono servite per far cambiare idea ai supporters azzurri, che hanno spiegato il motivo del loro rifiuto. Sul banco degli imputati non c’erano nè Cavani nè Pandev, gli unici a credere in una rimonta impossibile, ma le scelte di Mazzarri, capace per i tifosi di mandare allo sbaraglio una squadra che l’anno scorso aveva stupito Europa per la forza del suo organico e per il calore del pubblico del Napoli. Volevano solo una squadra più equilibrata e pronta a vincere, non giocatori in netta difficoltà sia fisica che psicologica. Altro motivo scatenante dell’ira dei tifosi è stata le difficoltà incontrate per raggiungere l’Ucraina. Ancora una volta c’è stata scarsa organizzazione per permettere ai tifosi di poter assistere alla partita con costi contenuti e viaggio che si sapeva fosse lungo ma si sperava fosse quantomeno più confortante. Già con Manchester City e con il Psv c’erano stati questi problemi, ma ora forse i tifosi azzurri vogliono maggiore considerazione, sia in campo sia fuori.

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