Juventus v Napoli non è la partita della stagione. Basta polemiche, vinciamola sul campo!

La partita della stagione si avvicina giorno dopo giorno; l’ansia sale e la tensione aumenta tra le due tifoserie ancora più gasate dopo le incessanti polemiche che hanno avuto inizio subito dopo il posticipo la partita vinta contro l’Udinese e che sicuramente si protrarranno fino a poche ora dal fischio d’inizio.
Sinceramente il pompaggio mediatico a dimensioni iperboliche di questa partita sta un pò stancando, e sta forse diventando il pretesto per innescare la solita polemica gratuita, che altro non serve se non a buttare benzina sul fuoco su un dualismo iniziato già dai primi di Agosto, dopo la finale di Pechino.

Ma siamo sicuri che questa partita sia davvero così importante, a prescindere dal contesto storico? Potrebbe davvero chiudersi il campionato, dopo sole otto giornate, se la Juventus dovesse battere il Napoli? La speranza è che gli azzurri facciano la loro partita e, naturalmente, di vincerla, ma il timore è che dopo l’enorme tensione, che sicuramente accompagnerà Mazzarri ed i suoi alle ore 18 di Sabato, la squadra possa presentarsi scarica all’appuntamento e fare una brutta figura così coma avvenuto  purtroppo la scorsa stagione.

Certo, quello 0-3 è ancora un macigno troppo grande da mandare giù, ma parzialmente digerito a Roma quando la Juventus fu sconfitta in finale di Tim Cup; fu un Napoli troppo brutto per essere vero, incapace di portare una sola insidia verso Buffon, spettatore non pagante per una serata, ma il problema di fondo è però il modo con cui ci si sta avvicinando allo scontro diretto,  circostanze molto somiglianti alla vigilia dello scorso anno, e sappiamo poi come sia andata a finire. Che si eviti quindi la ricerca della notizia a tutti i costi e di dare importanza a cose che in realtà ne hanno davvero poca. Che i giocatori della Juventus in nazionale  si allenano diversamente dal resto della squadra non può essere considerato un “fattore”, così come  non lo è la quantità di minuti che Pirlo dedicherà alla maglia azzurra, per non parlare del quiz sull’arbitro che sarà designato, una telenovela infinita che sinceramente ha stancato.

Orsato, Tagliavento o chi per loro, saranno mandati comunque alla gogna se dovessero commettere un solo errore dopo quanto avvenuto a Pechino, ma a dirla tutta è tutto il sistema che andrebbe cambiato e non solo la classe arbitrale che, ad onor del vero, rimane abbastanza mediocre che siano tre, cinque o sette arbitri a partita.

Che si parli di tattica quindi, di sfida tra i vari campioni che si sfideranno allo Juventus Stadium, alle grandi sfide del passato che hanno fatto la storia del calcio italiano, ma basta . E’ un peccato che una partita dal grande fascino, e forse la più attesa del campionato, sia rovinata da continue lagne e piagnistei su qualsiasi virgola mancante, da ambo le fazioni, sia chiaro, si rischia di rendere i fatidici novanta minuti di gioco una piccola appendice ad una partita, fatta a parole e frecciate,  già giocata in quindici giorni e persa da entrambe le squadre. Non è questo il pallone che interessa, ma solo quello che rotola, e speriamo, più volte in fondo alla rete bianconera sabato pomeriggio. Ma facendo gli scongiuri e mettendo in preventivo anche una sconfitta, il Napoli si troverebbe a tre punti dalla Juventus, con 30 partite ancora da giocare ci sarebbe tutto il tempo per recuperare.  Le tragedie, anche calcistiche, sono un’altra cosa.

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