Frecce azzurre, all’attacco!

Sarà un duello senza esclusioni di colpi. I tre punti saranno la preda di chi avrà più fame. Juventus-Napoli  sarà, ancora una volta, la resa dei conti. L’anno scorso, in campionato, il bilancio pendeva sul versante bianconero: un pari acciuffato in extremis al San Paolo ed un roboante 3-0 ottenuto al ritorno. La finale di Coppa Italia ha ribaltato valori e certezze. Poi venne Pechino, ma sono pochi quelli che ricordano il risultato finale. Il 20 ottobre un nuovo entusiasmante capitolo.

Due squadre che si equivalgono sul piano dei valori tecnici, almeno soffermandoci sui 22 titolari. La difesa bianconera ha dimostrato maggiore solidità fino a maggio scorso. Ma in queste prime sette giornate i numeri parlano chiaro: gli azzurri hanno subito solo 3 reti, una in meno dei rivali per il tricolore. In mezzo al campo l’assortimento juventino è certamente tra i migliori in circolazione, ma Behrami e Inler ammirati contro l’Udinese non sembrano intenzionati ad inchinarsi.

Giungiamo al piatto forte. Il reparto avanzato azzurro è attualmente il più completo d’Italia (Lazio e Inter sono una spanna sotto). Cavani, Pandev, Hamsik, Insigne e Vargas rappresentano l’élite in termini di rapidità, forza, cinismo e imprevedibilità. L’attacco della Juventus non ha ancora trovato una fisionomia, essendo Vucinic il solo terminale inamovibile. Il montenegrino è però in astinenza dalla terza giornata (rete su rigore in casa del Genova) e nel complesso la sontuosa matita bianconera pare essere poco temperata. Ruotare le proprie pedine può significare versatilità ma anche spasmodica ricerca di soluzioni definitive.

All’ombra del Vesuvio le frecce azzurre sono quel quid che fa la differenza.  I punti guadagnati dal Napoli finora sono frutto essenzialmente della verve dei suoi cecchini. Hamsik e Cavani hanno illuminato Palermo già il 26 agosto. E’ bastato solo il primo per affondare la Fiorentina. Gli stessi interpreti, con la complicità di Pandev e Insigne, hanno punito il Parma alla terza giornata. La Lazio è crollata sotto gli schiaffi del Matador, mentre è tornata l’esibizione corale contro Sampdoria e Udinese. Quando a Catania la giostra è girata a singhiozzo, i partenopei sono rimasti intrappolati. In 18 dei 19 punti ottenuti dalla Mazzarri band l’armata offensiva è stata decisiva. Lo stesso Cavani, mortifero contro la squadra di Petkovic ma titubante in altre circostanze, ha comunque accumulato un bottino di gol superiori al primo scorcio della stagione 2011/2012 (soltanto tre, ma tutte al Milan).

Juventus-Napoli sarà un duello senza esclusioni di colpi. Colpi da campione. I bianconeri temono gli attaccanti azzurri. Come dargli torto. Da maggio in poi (qualcuno anche prima) sono parsi leggermente indigesti. Basta poco per spostare gi equilibri. Basta un gol. Edi, Marek, Goran, Lorenzo, Edu: affilate i coltelli!

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