Auriemma provocatore: “Si potrebbe designare arbitro straniero”

Juventus – Napoli di scena il 20 ottobre allo Juventus Stadium è già cominciata.

Gli azzurri fino ad ora con un inizio di campionato esaltante hanno tenuto il passo dei campioni d’Italia e si candidano come avversaria diretta dei bianconeri.

Una sfida da sempre accesissima per i tifosi e divenuta negli ultimi mesi sempre più infuocata a seguito della doppia finale, Coppa Italia del 20 Maggio e Supercoppa Italiana del 11 Agosto, in cui le due compagini si sono spartite un trofeo a testa, ponendosi come le più importanti squadre italiane del momento.

La notte di Pechino, quella della Supercoppa, ha acceso la rivalità anche da un altro punto di vista: quello delle critiche arbitrali e dei favori alla Juventus supposti dai supporter azzurri e non solo.

Ad infiammare la sfida su tale questione ci pensa Raffaele Auriemma, noto telecronista e tifoso del Napoli ma anche autore di articoli su Il Corriere del Mezzogiorno.

Auriemma parla senza mezzi termini della generale condotta arbitrale della notte di Pechino e non solo e delle eventuali designazioni per il big match: “La scelta del designatore Braschi è di quelle che non permette di dormire sereni la notte – premette Auriemma sulle pagine del ‘Corriere del Mezzogiorno’ chi mandarà a Torino per dirigere nel pomeriggio del 20 ottobre? Si vocifera possa essere Orsato e potrebbe andar bene, come non potrebbe. E’ un rischio comunque, perché nessuno può esser certo che di fronte ad una difficoltà improvvisa, Orsato o chicchessia riesca a mantenere la necessaria serenità interpretativa e che sia scevro dal sentimento comprensibile della ‘sudditanza psicologica’.
Il cronista prosegue lanciando un’idea, poco praticabile nella realtà, ma molto affascinante, quella della designazione di arbitro straniero: “Si potrebbe ovviare, superando a pie’ pari il problema, con una scelta forte, ancorchè legittima:chiedere ad un’altra federazione europea di designare un loro arbitro per dirigere una sfida così importante per il prosieguo della stagione agonistica. Impossibile? Certo, ma solo per chi pensa al calcio come qualcosa di statico e da difendere strenuamente per non perdere qualche privilegio. Invece questa potrebbe essere la via maestra, unitamente allo strumento elettronico che sostituisca gli inutili sei arbitri in campo, per rendere il calcio ancora più avvincente, ma soprattutto regolare e rispettoso di quelli che sono i veri valori espressi sul campo di gioco…“.

Una provocazione lanciata un pò a tutto il mondo del calcio italiano, che da troppi anni vive nell’evidenza di una classe arbitrale non del tutto adeguata.

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