Ad Eindhoven con le gambe e soprattutto con la testa. Vargas ricomincia da tre,El Kaddouri avrà un’altra chance.

L’imperativo categorico è: vietato pensare all’Udinese. C’è un impegno di coppa a cui ottemperare e che potrebbe dare ulteriori soddisfazioni a prescindere dalla vittoria. Vincere ad Eindhoven sarebbe opportuno per consolidare la leadership del girone, adesso condivisa con la Dnipro Dnipropetrovsk, per dare un’ulteriore iniezione di fiducia ad una squadra che viaggia sulle ali dell’entusiasmo dopo il blitz del Ferraris e a giocatori che in campionato non trovano spazio sufficiente per mettersi in mostra.

Si attendono conferme da Vargas, dopo la bella tripletta rifilata all’AIK Solna, in una gara dal coefficiente di difficoltà sicuramente più elevato rispetto a quella contro gli svedesi, ma il cileno ha dimostrato che davanti alla porta ci sa stare ed ha tutte le carte in regola per poter guidare l’attacco azzurro in Europa.
Si attendono buone nuove da Mesto, alla seconda da titolare in maglia azzurra, in un ruolo, quello di esterno destro dove Maggio ultimamente fa molta fatica a straripare come sovente ci ha abituato. Per l’ex laterale del Genoa è un’occasione che non deve lasciarsi sfuggire, se vuole guadagnare punti e qualche gettone di presenza anche in campionato.

Spazio anche ad El Kaddouri che contro l’AIK non brillò, ma che ha l’opportunità di rifarsi ad Eindhoven, a causa del forfait di Hamsik per squalifica. Di questo ragazzo parlano tutti un gran bene, dalla critica giornalistica, sia i dirigenti del Brescia che i suoi ex-compagni di squadra. Una difficoltà di adattamento è plausibile, senza dubbio, e soprattutto il dovere esordire in un ruolo davvero particolare, come quello che ricopre lo slovacco, in una squadra che considerarla sperimentale, è un grosso eufemismo.

Infine spazio a Donadel, che dovrà mostrare dei passi avanti sulla tenuta atletica. Contro l’AIK il biondo centrocampista resse un tempo, poi la la lungodegenza lontano dai campi ne azzerò quasi del tutto il rendimento. Ci si aspetta adesso qualche piccolo passo in avanti, almeno in questo senso, perchè la squadra ha bisogno anche del suo apporto, non solo per scampoli di partita e non solo in Europa League.

Si andrà ad Eindhoven, dunque, sul campo di una squadra decisamente insidiosa tra le mura amiche e dal passato più che nobile in ambito europeo. Contro gli azzurri lo spauracchio Matavz, il centravanti inseguito per lungo tempo dal Napoli e tecnicamente preso, salvo poi annullare la trattativa per incomprensioni con il Groningen, ex squadra dell’attaccante. Adesso, lo spilungone sloveno guida con buoni risultati l’attacco degli olandesi e potrebbe trovare nella gara contro il Napoli ulteriori motivazioni per fare bene.

Il pericolo più grande per i partenopei è quello di scendere in campo con la testa rivolta al campionato, dove si rinnoverà il testa a testa contro la Juventus. Il rischio è che questo pensiero possa offuscare l’impegno di giovedi sera, e sarebbe davvero un peccato lasciare punti per strada in un girone che il Napoli può tranquillamente fare suo. Andare avanti in Europa League sarebbe un motivo di orgoglio, considerato il periodo di grandissima crisi tecnica anche affligge il calcio italiano. Senza nulla togliere alle altre rappresentanti del calcio tricolore, il Napoli è stata l’unica squadra, in questi anni, a regalare grandissime soddisfazioni fuori dal suolo nazionale; continuare equivarrebbe a consolidare l’ottima immagine che la squadra di Mazzarri sta offrendo di se, in giro per l’Europa.

La rotta verso la gloria fa tappa ad Eindhoven, evitiamo di sbagliare strada. Forza azzurri.

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