Buon compleanno Mister: Napoli le augura 100 e più di queste vittorie!

La storia di Walter ha inizio 51 anni fa, in questo medesimo giorno e parte da San Vincenzo, raccolto comune in provincia di Livorno, che accoglie circa 7.000 abitanti, ovvero meno della metà degli spettatori che abitualmente gremiscono la Curva B dello stadio San Paolo.

Da lì, in veste di calciatore prima ed allenatore poi, Walter ha percorso in lungo e in largo l’intero Stivale.

Le pagine più emozionanti e significative del libro della sua vita, senza dubbio alcuno, Walter le ha scritte e le sta vedendo tuttora riempirsi, sotto il suo sguardo fiero e compiaciuto, proprio qui, all’ ombra del Vesuvio, tra le braccia di Parthenope.

Pagine che narrano gesta degne dei più intrepidi cavalieri medioevali e dei più sfrontati rivoluzionari illuministi.

Perché Walter è ambedue le cose: impulso e raziocinio, mente e cuore, passione e logica che coabitano in più o meno equilibrata armonia.

Predica calma e razionalità ai suoi, sovente, dalla panchina, mentre lui si sbraccia e inizia la sua “partita nella partita“, fatta di mimica, indicazioni ai suoi uomini in campo attraverso una gestualità esclusivamente mazzarriana, il suo famoso “spogliarello” che inscena allorquando la squadra soffre: che si giochi in piena estate o nel bel mezzo dell’inverno, risulta secondario, il tecnico toscano deve servire quell’ irrefrenabile impulso di disfarsi della giacca, rimanendo in camicia, poiché il sangue che gli bolle nelle vene, innalza a livelli più che elevati la temperatura corporea.

Mazzarri è fervore, impeto, combattività, passione, grinta, determinazione, instancabile possanza, ma anche carisma, comunicatività e quel pizzico di sfrontatezza che lo induce, molto spesso, ad esternare, senza indugi, quello che pensa, uscendo dagli schemi delle consuete convenzioni e dei luoghi comuni, perché lui è anche questo: un uomo senza peli sulla lingua che può rischiare di apparire scontroso e detestabile, ma al quale poco importa di essere ricordato come quello simpatico e socievole, lui vuole vincere.

Per Mazzarri conta solo vincere.

Ed è per questo che si infervora quando la squadra in campo non concretizza le manovre offensive in gol utili ad ipotecare il risultato; è per questo che si agita e si dimena ogni volta, tutte le volte che una burbera entrata su uno dei suoi non viene sanzionata con un cartellino o un fuorigioco non viene prontamente segnalato; è per questo che spesso è costretto a guardare la partita dagli spogliatoi, com’ è avvenuto ieri.

Il tecnico livornese, infatti, si è visto sbattere fuori da Tagliavento nel corso della partita contro la sua ex Sampdoria, ma ci hanno pensato Cavani e company ad addolcirgli la festa di compleanno, servendogli su un piatto d’argento, non una torta, ma la vittoria, con tanto di 3 punti annessi.

Ed è questo il regalo più prezioso e significativo che uno come Mazzarri sogna di ricevere.

Questo e molto altro, concorre a conferire a Mazzarri quel quid in più che gli consente di essere tra gli allenatori più quotati del nostro calcio, non solo perché non ha mai macchiato la sua carriera con la mortificazione dell’esonero, poiché, nel suo caso, parlano le statistiche, i risultati, i punti conquistati sul campo dalle sue squadre, ma soprattutto da questo “Napoli delle meraviglie”, forgiato dalla suo acume, plasmato dalle sue sagaci e scaltre mani.

142 partite conseguite in veste di allenatore del Napoli, di cui 69 vinte, 42 pareggiate, 31 perse, dati che concorrono a produrre una media di vittorie pari al 48,59%: la conquista della qualificazione all’ Europa League prima, della Champions poi, la Coppa Italia alzata sotto il cielo stellato di Roma, lo scorso 20 maggio, con tanto di Europa League annessa, e molteplici, emozionanti, avvincenti, indimenticabili partite che sono entrate di diritto a far parte della storia del Club partenopeo e che tuttora infiammano e fomentano i sogni di gloria dei tifosi azzurri.

L’augurio più banale, forse, ma al contempo più sentito, da inoltrare al Comandante della flotta azzurra è sicuramente quello di condurre la sua squadra verso infinite vittorie, affinché il libro della sua vita possa gremirsi di ben altre commoventi pagine che ne decantino le valorose ed avvincenti gesta.

Buon compleanno Mister, Napoli le augura 100 e più di queste vittorie!

Luciana Esposito

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