Sampdoria v napoli 0-1, le pagelle

Serie A TIM 2012-2013
6° Giornata
Stadio Luigi Ferraris, Genova
SAMPDORIA v NAPOLI 0-1

 

DE SANCTIS 6: Partita di ordinaria amministrazione, dove non deve compiere interventi impossibili, ma solo uscite su palloni alti e poco più. A volte però rimane troppo inchiodato sulla linea di porta, creando qualche accenno di imbarazzo per la difesa.

 

CAMPAGNARO 7: Conclude la sua partita con un coast to coast di80 metri di campo, a culminare una partita dove non si lascia scappare nulla. Disinnesca sul nascere le cattive intenzioni di Estigarribia, andandolo a prendere a tutto campo e non solo lui. Anche Eder può poco o nulla contro il brillante argentino. Finalmente ritrovato.

 

CANNAVARO 6: Eder lo mette spesso in difficoltà, conseguenza di un passo decisamente diverso. Il capitano è comunque bravo a tenere lontano il brasiliano dall’area di rigore ed a controllarlo meglio con lo scorrere dei minuti. L’ammonizione presa oggi gli farà saltare l’Udinese.

 

GAMBERINI 6: Potrebbe sbloccare la partita, ma è timido nel inserirsi su un pallone sbucato dalle sue parti. In difesa balbetta solo quando Estigarribia orbita dalle sue parti e quando c’è qualche suo compagno a raddoppiare. Ma tutto sommato, se la cava dignitosamente.

 

MAGGIO 5: Prestazione deludente, in linea con le ultime uscite. Potrebbe bucare la difesa sull’assist di Campagnaro, ma il suo pallonetto su Romero è poco convinto. Passa gran parte della sua giornata steso sul tappeto di Marassi, stroncato in ogni sua intenzione sul nascere dalla buona prova di Costa.

 

BEHRAMI 6,5: Stoico a rimanere in campo dopo la bella botta rimediata a partita in corso, a centrocampo ci mette il solito vigore, e riuscendo insieme ad Inler a non soffocare dalla pressione esercitata, specie nel primo tempo, dal centrocampo doriano. Va a tamponare, inoltre, sul centro destra e a dar man forte a Maggio, non nel suo periodo migliore.

 

INLER 6: E’ il perno del centrocampo azzurro e deve sobbarcarsi una buona mole di lavoro di copertura, e cercare allo stesso tempo di aprire il gioco. In molti fasi di gioco risulta davvero lento, ma ha il grosso merito di iniziare l’azione che porterà al rigore decisivo. Deve fare di più.

 

HAMSIK 6,5: Fino all’episodio che decide la partita è quasi impalpabile. Non gioca da mezz’ala, ma da trequartista, in linea con Pandev, ne deriva una copertura non adeguata della sua zona di competenza. Munari ed Obiang lo tengono d’occhio più che bene ma poi, a certi calciatori basta un minuto per sovvertire l’esito di un’intera gara.

 

ZUNIGA 5,5: Le intenzioni stavolta non hanno anticipato i fatti veri e propri. Qualche buona propulsione, ma mai una partecipazione convinta e costante. Al Napoli di oggi è mancata la spinta dalle corsie esterne, ma c’è da dare i meriti a Berardi, sicuramente uno dei migliori della Samp.

 

PANDEV 5: Stavolta le connessioni con l’attacco sono molto lente, quasi inesistenti. Il macedone non riesce mai a girarsi ed a trovare Cavani. Le maglie doriane sono davvero strettissime ed il tempo per pensare ed azionare la manovra è davvero infinitesimo. Vive un periodo di leggero appannamento.

 

CAVANI 6: Stavolta il rigore viene trasformato in maniera impeccabile. Della sua partita rimane poco o nulla; gol a parte, lo si vede al tiro solo su calcio di punizione. La partita era abbastanza dura e la marcatura di Gastaldello e Rossini bella tosta. Ha fatto gol che è il suo mestiere e la cosa più importante, e va bene così.

 

INSIGNE 6,5: Entra e vivacizza la manovra, andando al tiro in un paio di circostanze più o meno pericolose. Si pone largo a sinistra sperando di allargare le maglie della difesa blucerchiate ed aprire spazi centrali. Buona l’idea, ma non sempre sfruttata. Comunque, si è fatto apprezzare.

 

DZEMAILI S.V – Cambio tattico, per armare il centrocampo di due polmoni carichi di ossigeno. Trova anche il tempo per proporsi in attacco, ma Cavani non lo assiste come meriterebbe.

 

MESTO S.V – Cambio fatto per perdere tempo. Per lui solo i quattro minuti di recupero.

 

 

MAZZARRI 6 – Napoli non bello, e quasi somigliante a quello di Catania. Poche soluzioni in avanti, molta confusione e concretezza zero. Almeno, la difesa sta reggendo alla grande, trascinata da Campagnaro tornato ad alti livelli. Passi avanti anche sulla personalità; se si vincono partita così brutta come questa, è un buon segnale. Un appunto, deve tenere la bocca più chiusa se vuole evitare di farsi cacciare sistematicamente, anche se c’è da dire che Frustalupi è un vero amuleto.

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