Catania-Napoli: probabili formazioni, chiave tattica e precedenti

Appuntamento al Massimino domani pomeriggio per la sfida Catania-Napoli. Un incontro che ha sempre offerto spunti interessanti, vista la capacità delle due squadre di giocare su ritmi alti e sfruttare le ripartenze. Il Napoli giunge ai piedi dell’Etna forte delle sue tre vittorie consecutive che lo hanno proiettato in testa alla classifica, impreziosite dal successo all’esordio in Europa League. Gli etnei hanno collezionato finora 4 punti, frutto di un pari all’Olimpico contro la Roma, della vittoria tra le mura amiche contro il Genoa e del passo falso nell’ultima giornata in quel di Firenze.

Gli azzurri, attuato positivamente il turn over contro l’Aik Solna, si ripresentano con l’abito migliore. Dubbi solo sul terzo di sinistra del pacchetto arretrato. Britos è ancora out, Aronica dovrebbe stringere i denti dopo la botta subita giovedì sera. Nel caso dovesse dare forfait è pronto Gamberini, autore di una discreta prova contro gli svedesi. Maggio e Zuniga sulle fasce, mentre al centro Dzemail è in vantaggio su Behrami. Torna la coppia Cavani-Pandev, Vargas si riaccomoda in panchina saziato dalla scorpacciata di due giorni fa. Il Catania non dovrebbe essere diverso da quello sceso in campo al Franchi, con Bellusci molto probabilmente preferito a Spolli al centro della difesa. A centrocampo il vento del ballottaggio Biagianti-Izco dovrebbe spirare dalla parte del primo. Davanti classico tridente formato da Barrientos, Bergessio e Gomez.

PROBABILI FORMAZIONI:

CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Bellusci (Spolli), Marchese; Biagianti (Izco), Lodi, Almiron; Barrientos, Bergessio, Gomez. All. Maran.

NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Dzemaili, Hamsik, Zuniga; Pandev; Cavani. All. Mazzarri.

 

CHIAVE TATTICA. Il Napoli, tradizionalmente, soffre le squadre particolarmente rapide e capaci di metterlo sotto pressione. L’obiettivo dei catanesi sarà proprio quello, proveranno ad inaridire le fonti del gioco azzurro (Inler ed Hamsik) e a schiacciare l’avversario nella propria metà campo. Maran terrà molto larghi Barrientos e Gomez che faranno da apriscatole della difesa di Mazzarri, dove potrebbero andare a nozze Biagianti e Almiron. I due esterni partenopei, Maggio e Zuniga, non dovranno lasciarsi intimidire dai dirimpettai provando anche a farsi rincorrere invece di limitarsi a rinculare. E’ sulle fasce la svolta della gara. La squadra azzurra cercherà di restare corta e di mantenere alta l’attenzione, non esitando a lanciarsi negli spazi lasciati scoperti dai rossazzurri. Hamsik probabilmente sarà l’uomo che non farà respirare Lodi, le sue geometrie sono chiaramente un grosso pericolo. Sarà un match decisamente dispendioso e occorre un undici titolare in ottima condizione fisica, ecco perchè Mazzarri ha risparmiato tutti contro l’Aik.

PRECEDENTI. Storicamente nella Sicilia rossazzurra il Napoli ha patito le pene dell’inferno. 14 i match disputati tra serie A e serie B: 7 vittorie etnee, 5 pareggi e solo due le affermazioni dei partenopei. Se poi diamo un occhio al nuovo ciclo De Laurentiis, gli azzurri non hanno mai espugnato il Massimino. Due pareggi e una sconfitta finora: 0-0 nel 2009 e 1-1 nel 2010 (Cavani e Gomez), prima della sconfitta in rimonta della passata stagione (2-1 con reti di Cavani, Marchese e Bergessio). Uno degli ultimi tabù da sfatare per Walter Mazzarri, un incantesimo che è giunta l’ora di spezzare. L’ultimo successo in casa del Catania risale al novembre 2002 in cadetteria, con Dionigi e Sesa che firmarono il 2-0 finale. Sempre dalla B il seconda e ultimo sgambetto ai siciliani. Era il lontano 1950, vittoria di misura con sigillo di Krieziu.

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