A Palermo per partire alla grande e dimenticare Pechino. E’ la grande occasione di Insigne

Scatta la nuova stagione 2012-2013 per gli azzurri, anche se il realtà un prologo c’è già stato di cui ancora oggi si parla; quella finale di Supercoppa contro la Juventus, partita così carica di polemiche e tensioni delle quali il Napoli porterà stasera a Palermo ancora le cicatrici.

Sarà una versione notevolmente sperimentale, quella che si esibirà al Renzo Barbera di Palermo. Una squadra in piena emergenza, dilaniata dalle squalifiche e dalle cessioni dell’ultim’ora (leggasi Gargano). Ciò nonostante la squadra è carica e con il morale alto, dopo l’ottimo pre-campionato e la finale di Supercoppa che, nonostante la sconfitta, ha dimostrato che il Napoli può reggere botta ai Campioni d’Italia.

Mazzarri dovrà sciogliere il rebus fascia sinistra, ancora senza padrone. Dossena e Zuniga sono squalificati e nell’attesa che gli ultimi giorni di calcio mercato facciano il loro corso, magari con un nuovo acquisto, il ballottaggio sarebbe ridotto a Behrami-Aronica per stantuffare sull’out di sinistra, almeno per stasera.

Lo svizzero ha convinto forse di più di Aronica poichè il difensore palermitano già in occasione dell’amichevole con l’Olympiakos ha palesato delle lacune contro avversari non proprio irresistibili, ma a suo favore depone il fatto di essere forse più padrone del ruolo rispetto allo svizzero, dinamico sicuramente più dell’esperto centrale, ma decisamente fuori posizione rispetto al ruolo per cui è stato portato all’ombra del Vesuvio.

In attacco spazio ad Insigne, a cui toccherà il delicato compito di innescare Cavani. Il talentuoso  fantasista di Frattamaggiore potrà godere di una grande doppia chance da titolare, offerta dalla squalifica per due giornate comminata  a Pandev, espulso per proteste a Pechino. Per il resto, squadra tipo, con Britos riproposto sul centro sinistra.

Di contro, il Palermo cercherà subito di sfruttare il turno casalingo e di pungere sui nervi scoperti della squadra di Mazzarri. L’attacco composto da Miccoli ed Hernandez può essere micidiale, soprattutto se il “Romario del Salento” è in grande giornata, ma nel complesso i rosanero di Sannino imposteranno sicuramente la partita sul piano fisico-atletico, puntando sulle verve del centrocampo, guidato da Barreto, Donati e Bertolo, calciatori dotati di grandi polmoni.

Il Napoli ha i mezzi per far male, e sono ben noti. Cavani torna per la terza volta da ex, ed al Barbera è sempre andato a bersaglio. Chi non ricorda il pianto del Matador dopo aver segnato una fantastica rete alla sua ex-squadra, ricevendo l’applauso a scena aperta dell’intero stadio? Ma oltre al Matador, lo stesso Insigne potrebbe regalare qualche guizzo di fantasia ed imprevedibilità e così anche Hamsik con i suoi inserimenti letali.

L’importante, per il Napoli. è saper conquistare fin dalle prime battute le redini del centrocampo, dove il modulo a specchio creerà degli interessanti uno contro uno che gli azzurri dovranno vincere per poter prevalere alla distanza. Non dimentichiamoci, infine, di Vargas, forse troppo sottovalutato in questo pre-campionato; il ragazzo ha eccellenti qualità e gli manca quel “quid” chiamato gol per potersi sbloccare definitivamente,  e chissà se Palermo possa essere la serata giusta per poterlo fare e regalare e regalarsi la prima soddisfazione in maglia azzurra.

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