Non ti curar di loro, disprezza e vinci

Riavviata la macchina del fango. Lasciata nello scantinato a fermentare, rientra in scena nelle fasi decisive, quando cresce il montepremi in palio. Altra sassata su Cavani e sull’ambiente azzurro, immancabilmente alla vigilia del primo crocevia della stagione. Un pugno in pieno volto all’equilibrio nervoso dello spogliatoio, senza contare le varie Ave Maria recitate dai tifosi alla nuova allarmante notizia. De Laurentiis avrebbe dato mandato all’agente Fifa Federico Pastorello per vendere il Matador al Chelsea ad una cifra non inferiore ai 40 milioni di euro. L’aspetto bizzarro è che, a quanto pare, l’incaricato non sa nulla dell’incarico.

La fonte Sportmediaset, come spesso accade, non lascia scorrere acqua potabile. Chissà perchè balza alla mente la lacerante settimana di attesa alla finale del 20 maggio. Ancora dalla testata berlusconiana, seguita a ruota da altri organi di stampa nazionali, partì un pedinamento estenuante del presidente azzurro in relazione alla cessione di Lavezzi all’Inter. Vagoni di scoop ed esclusive che riportavano il Pocho già abbracciato alla Madonnina, addirittura preannunciando un suo addio prima dell’ultimo atto in Coppa Italia. La Juventus era ad un tiro di schioppo, gli spifferi generatori di zizzania avevano un fine ben preciso. Un fine, purtroppo, rimasto una chimera. Lavezzi si presentò regolarmente in campo all’Olimpico e si rivelò uno dei trascinatori del Napoli alla conquista della coppa. Milano, tra l’altro, l’ha soltanto sorvolata in direzione Parigi.

Le malelingue sono pagate per assassinare l’armonia. E non si arrendono. Polemiche a suon d’inchiostro dopo la rapina subita da Maria Soledad, con paventate ed arbitrarie ripercussioni sulla permanenza a Napoli del suo compagno. Cavani distratto da quell’Olimpiade a cui teneva tanto, con l’esito di un’eliminazione precoce e molto amara. Eppure l’attaccante uruguaiano non ha mai fatto pendere dalle sue labbra, nemmeno nel momento più critico, la volontà di abbandonare la casacca azzurra. Anzi è tornato ancora più gladiatore di quanto lo ricordassimo, dichiarando guerra a chi gli ostacola la strada verso la vittoria. A denti stretti e con un solo obiettivo: la Supercoppa. Anche Mazzarri è rimasto stupito dalla sua condizione atletica, forse proprio mentre stava approntando una strategia per sostituirlo. Invece Edi nella prima partitella dell’avventura cinese risulta tra i migliori, con un gol e due pali. Un Matador così straripante neanche i poteri forti lo attendevano. E sulla sponda bianconera, per contro, le acque sono agitate dalle note vicende giudiziarie. Allora che si fa? Tam tam di fake per destabilizzare la punta di diamante, per gettare ombre sul suo futuro e su quello del Napoli. Magari accusando De Laurentiis di tramare alle sue spalle, così il patatrac è più agevole. Poveri illusi. Cascare in una trappola per topi non è certo da napoletani. E il Matador è uno di noi.

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