CLAMOROSO – Per la GdS Bonucci e Pepe assolti!

L’attacco degli avvocati di Bonucci e Pepe, la fragilità dell’impianto accusatorio palesata dal Procuratore federale Stefano Palazzi (interrompe le difese per proporre lui patteggiamenti sempre più convenienti per le parti) avrebbero infatti convinto la Disciplinare che su Udinese – Bari non ci sono elementi sufficienti per accettare le richiesta della Procura. In parole povere si arriverebbe al proscioglimento per Leonardo Bonucci, Simone Pepe, Salvatore Masiello e Nicola Belmonte. Eppure le richieste erano pesanti: quattro anni per Belmonte, tre anni e sei mesi per Bonucci e Salvatore Masiello, un anno per Pepe, 50 mila euro per l’Udinese.

 

I PENTITI Tutto si gioca sulla credibilità che la Disciplinare ha dato alle ammissioni dei diversi pentiti. Sicuramente le dichiarazioni di Filippo Carobbio e Carlo Gervasoni sono attendibilissime (lo hanno già detto Disciplinare e Corte di giustizia federale), quella di Andrea Masiello sono ancora «sotto esame». E anche la magistratura ordinaria non si è fidata tantissimo delle sue dichiarazioni, tanto che è stato arrestato e pure dopo aver fatto dichiarazioni sia a Cremona che a Bari. Le contraddizioni mostrate nelle sue diverse audizioni sono state messe in evidenza dai difensori di Bonucci e Pepe (ma anche da Luciano Malagnini per Salvatore Masiello). La posizione di Conte Proprio per questo la posizione dell’allenatore della Juventus, Antonio Conte, per i fatti di quando sedeva sulla panchina del Siena, è diversa. Questa volta le dichiarazioni di Carobbio hanno fatto da spartiacque. La Procura federale aveva ritenuto le tesi addotte dal tecnico bianconero poco credibili, anche se alla fine aveva accettato la proposta della difesa di Conte per un patteggiamento a tre mesi e 200 mila euro di ammenda. «Incongrua» aveva ritenuta la squalifica la Disciplinare. E qui è arrivata alla saga degli errori. Alla Juventus sarebbe bastato alzare di poco l’asticella subito (quattro mesi), un po’ di più dopo le violente polemiche (cinque mesi), ma alla fine è stato scontro. Palazzi è tornato nei panni del grande inquisitore e ha chiesto 15 mesi, la Disciplinare, con saggezza e misura, avrebbe ricalibrato a dieci mesi. Partendo dalle stesse richieste di Palazzi (sei mesi per l’omessa denuncia e non si capiva perché fosse diventato un anno) aggravati dalla continuazione e dal ruolo di allenatore. Per questo forse Angelo Alessio dovrebbe fermarsi a nove mesi. 

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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