De Laurentiis e l’anno del Dragone

Tante sono le pietanze che bollono in pentola quando si parla di De Laurentiis. E’ un fiume in piena di idee, un pozzo illimitato di risorse, un oceano di possibilità a cui concede sempre un po’ della sua attenzione quando riesce a fiutare un affare. E’ fatto così il presidente, passione e business, management e voglia di internazionalizzare i propri confini, esportando un progetto che non ha limiti territoriali.

Ai microfoni di skysport ha aperto le porte alla “Dragon Cup” in programma il 7 Agosto contro la squadra più forte di Pechino e quella di Shanghai (dove dovrebbe giocare anche il neoacquisto Drogba assieme al compagno Anelka). Si giocherà a Shangai. : “Il Dragone è il simbolo della Cina ed ha molto a che vedere con noi, speriamo porti fortuna al Napoli. In Cina conoscono molto bene il calcio italiano, Inter e Lazio hanno disputato più volte la finale di coppa in Oriente. Prendendo spunto dall”Anno del Dragone’, abbiamo ideato la ‘Dragon Cup’ e siamo in contatto con le autorità cinesi, con le quali però è tutto molto complesso. Stanno provando ad occidentalizzarsi e, al contempo, per noi è difficile ‘cinesizzarsi’, ma con un po’ di buona volontà riusciremo a portare il calcio europeo oltre i confini continentali. Non potevamo lasciarci scappare questa occasione o gli spagnoli ne avrebbero approfittato. Spero che i miei nipotino parlino anche mandarino”.

Ci sono nuovi mercati calcistici che aspettano, come quello cinese, ma anche quello dell’estremo oriente, divenuto meta preferita di diversi campioni avanti con l’età, ma anche gli Stati uniti e il Canada hanno sempre aperte le porte dello sviluppo, desiderosi di conoscere al meglio il grande spettacolo del calcio. Ed il Napoli di De Laurentiis potrebbe far parte del gruppo delle “grandi d’Europa” pronte a spianare la strada. Il tavolo delle regine ha fatto posto per una poltrona in più, quella targata Napoli.

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