Franco Ceravolo, talent scout, dirigente, ex calciatore delle giovanili del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport. Ecco cosa è emerso da SpazioNapoli:
Quando arriverà uno sceicco in Italia?
«In questo momento il nostro campionato non è il top dell’appetibilità per chi cerca un ritorno importante dagli investimenti legati al calcio. In più ci facciamo del male da soli con tutti questi scandali che non mostrano un bel panorama di noi e che oscurano gli aspetti positivi del movimento. Le stesse istituzioni offrono sempre meno garanzie per chi verrebbe a investire centinaia di milioni».
Se fosse uno sceicco che club prenderebbe?
«Napoli, Roma, Palermo… Piazze importanti che possono offrire entusiasmo, stadi strapieni e opportunità interessanti. Ma anche un club appena tornato in Serie A come il Torino sarebbe una buona possibilità: ha storia, tradizione e un popolo che ha davvero tanta fame di tornare ad alti livelli e, soprattutto, di restarci».
Verratti vale davvero i 10 milioni chiesti dal Pescara?
«Il prezzo dei giocatori non è effettivo, ma è modificato continuamente in base al mercato e alle offerte che un certo giocatore riceve: di lui posso dire che è molto interessante, uno dei giovani migliori. Nasce come trequartista, è stato abbassato a regista da Zeman, quindi ha geometrie e tecnica, ma anche molta fantasia di base e,in più dimostra già molta personalità. Senza dimenticare che per il bene degli stessi giovani bisogna sempre andare con i piedi di piombo».
Perchè potrebbero bruciarsi?
«No, piuttosto direi che si possono imborghesire oppure,non reggendo le pressioni, fuggire davanti alle prime difficoltà. Una volta se un giovane non trovava spazio, cercava di ascoltare l’allenatore sputando sangue in allenamento pur di emergere e di guadagnarsi la fiducia, ora, per fortuna non sempre, ci sono ragazzini di 18/19 anni che, se non trovano spazio, chiamano subito il procuratore e gli chiedono di trovare loro un’altra sistemazione. E il procuratore subito organizza il trasferimento… Così è troppo comodo! Ci vuole carattere per giocare a pallone, anche a costo di essere teste calde, tipo Balotelli».
A proposito lei è pro o contro SuperMario.
«Sono con lui assolutamente: che personalità! Non ha paura di niente. Se è un matto? Chi se ne frega! A parte qualche rara eccezione, tipo Del Piero, con i bravi ragazzi non vai avanti. Ci vogliono i figli di buona donna in campo e una società forte per gestirli fuori»
Top player: lei quale prenderebbe?
«Marotta sa già chi prendere. Posso dire che Cavani è il bomber forte, una ciliegina sulla torta che completerebbe un mercato già eccellente con i colpi targati Udinese Asamoah e Isla».
Mariano Menna