De Sanctis vuole il “riscatto” contro gli inglesi del Chelsea

Sono passati undici anni, ma per Morgan De Sanctis sembra ieri. Era il 2001, il portiere azzurro all’epoca difendeva i pali dell’Udinese sulla cui panchina si era accomodato a inizio stagione Roy Hodgson, ex Inter, allenatore giramondo e dalle idee chiare. Tanto chiare che a Morgan sono rimaste impresse come un marchio a fuoco nonostante l’esperienza di Roy in Friuli sia durata meno di mezza stagione: dopo un andamento altalenante Pozzo si rizelò per un’intervista a un tabloid con la quale il tecnico rivelava di essersi pentito di aver accettato l’offerta del club bianconero, e lo licenziò su due piedi. Sono passati undici anni da allora. De Sanctis è al Napoli e in Nazionale fa il secondo a Buffon. Roy Hodgson invece è il Ct post-Capello dell’Inghilterra, avversaria degli azzurri domani sera a Kiev nel quarto di finale di Euro 2012. Un Ct che non ha mai cambiato idea e credo tattico. Tanto che, undici anni dopo, ecco Morgan nei panni del suggeritore di Prandelli: «Conosco molto bene Hodgson, immagino come sta preparando la partita. Starà curando soprattutto i movimenti del pacchetto arretrato, del resto lui chiede alla squadra equilibrio e un atteggiamento cauto,molto difensivo, che ci creerà della difficoltà. Lui gioca con un 4-4-2 classico molto organizzato soprattutto dietro. La fase offensiva invece si sviluppa sulle fasce laterali, caratteristica tipica, questa, del calcio inglese, sublimata in questo caso dalle qualità dei giocatori, visto che stiamo parlando della Nazionale d’oltremanica, che ha tanti campioni». E’ una specie di relazione tecnico-tattica. E immaginiamo Prandelli e il suo staff impegnati a prendere nota. Del resto proprio Morgan e il Napoli hanno giocato quattro volte con squadre inglesi durante la scorsa stagione. Un motivo in più per dargli ascolto. Anche se il portiere precisa: «Le caratteristiche dell’Inghilterra sono fisicità e temperamento, si possono contrastare facendo una partita ordinata e tecnicamente migliore della loro. Il Napoli aveva caratteristiche diverse da questa Nazionale, che ha qualità tecniche per fare questo tipo di partita». Insomma: senza Pirlo, De Rossi, Thiago Motta e Cassano, con le squadre d’oltre Manica ci si può esaltare ma può arrivare anche l’imbarcata. Stile Stamford Bridge. Intanto continua il ballottaggio Maggio-Abate per ilmatch di dopodomani.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno

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