La lista dei desideri: Mazzarri sedotto dal Black Power

E si riparte così, forti di un sodalizio rinnovato nello spirito e nella sostanza, verso un’altra stagione tutta da vivere al ritmo delle grandi emozioni. Mazzarri si appresta a iniziare il quarto anno sulla panchina del Napoli: un avvenimento più unico che raro nella sua carriera da allenatore poiché, lui, è uomo che dà e trasmette il 100% solo quando ci sono gli stimoli giusti, quando la piazza lo asseconda e la squadra segue ciecamente le sue direttive. Walter ha scelto di restare, di “rispettare il contratto”, di non farsi sedurre da sirene straniere, ma ad un patto: puntare in alto e continuare a vincere aprendo, perché no, un ciclo inaugurato proprio con la conquista dell’ultima Coppa Italia. Un percorso da intraprendere grazie all’aiuto di pedine scelte con oculatezza e, se necessario, seguite anche da un notevole sforzo economico. E’ giunto il momento di fare sul serio, ma per davvero.

Sotto gli occhi di De Laurentiis sembra sia giunta una particolare lista contenente i nomi che il tecnico di San Vincenzo ritiene idonei per un ulteriore avanzamento nell’inarrestabile processo di crescita (e di risultati) del Napoli. Oltre alla voglia manifesta di confermare Pandev, Mazzarri vorrebbe puntellare l’organico garantendogli quella tempra che spesso, soprattutto nei periodi di appannamento tecnico, può fare la differenza. Ormai non è più un mistero, nel calcio moderno la fisicità è un fattore da non trascurare. Un ago della bilancia sempre più decisivo, specialmente in campo internazionale.

Seguendo questo spartito, la wishlist mazzarriana si articola puntando il mirino su tre calciatori: J. Boateng, Diarra e Doumbia. Tre professionisti dall’atletismo innato e dalla comprovata esperienza internazionale. Un terzetto niente male di solide certezze pronto a dare agli azzurri una dimensione aggressiva e accattivante. Su Boateng e Diarra c’è poco da dire, il loro curriculum parla chiaro: campionati vinti, finali di Champions, manifestazioni continentali e mondiali. L’intoppo, se può definirsi bonariamente così, è rappresentato dal prezzo e dal relativo ingaggio. Cifre da capogiro che potrebbero essere coperte utilizzando anche la cospicua plusvalenza maturata dalla cessione di Lavezzi, il cosiddetto tesoretto parigino. E nel vuoto lasciato dal Pocho si inserirebbe alla perfezione Seydou Doumbia, attaccante ivoriano della CSKA Mosca dotato di un ottimo controllo di palla coadiuvato da quell’agilità disarmante che manda in crisi ogni tipo di difesa avversaria. Siamo ai nastri di partenza del calciomercato, ma le premesse sono a dir poco torride.

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