Jovetic, Napoli e Inter si sfidano ma il pezzo (e il prezzo) è pregiato

Il riassunto delle puntate precedenti è un romanzone in più puntate che va dove lo porta il cuore: e la prima volta in cui Jovetic finì per tradire? De Laurentiis, fu circa un anno fa: «Che giocatore!». Così, d’istinto, tanto per scuotere i cronisti, indurli in tentazione: ma vuoi vedere che…? Eccolo là il nuovo Lavezzi, è tutto in quel fosforo che si percepisce a distanza, nella capacità di saltare l’uomo ed infiammar le masse, nella rapidità d’esecuzione e infine (infine?) nell’istinto del killer: Jovetic, eh sì, sbocciò dal nulla, nel contesto d’una chiacchierata con i taccuini aperti nell’estate del 2011 e da quel momento è rimasto il pensiero fisso di De Laurentiis, che non s’è mai smentito, manco alla vigilia di Fiorentina-Napoli, febbraio 2012, quando a domanda ha risposto: «Se non fossi rispettoso nei confronti di Della Valle, sarei a rompere le scatole, cercando di portarglielo via. E’ uno splendido talento» .

ADIEU POCHO – Quel che resta di Lavezzi, oramai, è il ricordo d’un quinquennio stellare, avviato da matricola e chiuso con la seconda qualificazione in Europa League, un passaggio da protagonista in Champions, un terzo posto in campionato (con vista prolungata sullo scudetto), emozioni per cuori forti: ma ora è fatta, c’è pure la firma, c’è un accordo che verrà reso pubblico all’apertura del mercato francese e c’è pure la fidanzata di Javier Pastore che dà il benvenuto al Psg ed a Parigi al pocho e alla sua Janina. Manca lo spumante (o lo champagne, fate voi) per un affare d’una trentina di milioni di euro (bonus compresi, con dentro pure un’amichevole) e un quadriennale da quattro milioni di euro per quel puledro di razza che ha trascinato Napoli.

CERCASI POCHO – L’eredità è un fardello pesante, da affidare a spalle larghe oppure a cervelli (e piedi) fini: quelli di Stevan Jovetic hanno incantato Aurelio De Laurentiis in epoche non sospette e poi, su sollecitazioni inevitabili, l’hanno spinto di recente a riconfermare la stima incondizionata in quel fenoemno autentico, il tenore perfetto da affiancare a Cavani, ad Hamsik e a Pandev, per aiutare a maturare Vargas ed Insigne. E dunque, ricapitoliamo, perché poi tra le righe bisogna andarci a leggere, per capire che bastarebbe un input: storia di qualche giorno fa, quando il mercato stava per decollare, con le valigie di Lavezzi già pronte e la caccia al mister X ovviamente avviata: « Jovetic gioca nella Fiorentina del mio amico Diego Della Valle: e voi ditemi perché mai devo rompergli le scatole, se lui non ha intenzione di venderlo? Ma se invece Diego dovesse chiamarmi e dirmi: guarda, ora sono nella condizione di cederlo, allora sì, a quel punto lo ringrazierei per la cortesia e…..Ma questo non è ancora avvenuto e quindi non si deve parlar di Jovetic» . Non era ancora avvenuto, già….A quel tempo…

L’Inter è pronta a buttarsi su Stevan Jovetic per costruire un attacco da sogno. Jo-Jo con Milito e Palacio garantirebbe ad Andrea Stramaccioni un tridente da 57 gol, considerando solo quelli firmati nellultima stagione in Serie A. Numeri con i quali i nerazzurri farebbero venire più di qualche preoccupazione sia al Milan sia alla Juventus campione d’Italia. Ma il club nerazzurro può davvero arrivare all’attaccante ventiduenne serbo? Con Lavezzi diretto al Paris Saint Germain e la strada che porta a Lucas apparentemente in salita, Jovetic in circolazione è quella che in corso Vittorio Emanuele considerano una delle migliori soluzioni tenuto conto del rapporto prezzo-qualità.

fonte: Corriere dello Sport

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