Finale di Tim Cup e caso Lavezzi. La settimana di passione è iniziata

Calato il sipario sul campionato ed in attesa della finalissima di Tim Cup contro la Juventus, l’attenzione è catalizzata dalla vicenda Lavezzi, una querelle che probabilmente terrà banco nelle settimane a seguire, tra indiscrezioni e smentite che si susseguiranno in un vortice esasperato ed una caccia spasmodica alla notizia, vero o falsa che sia, in attesa di conoscere il finale di questa telenovela che rischia di destabilizzare l’ambiente in vista della finale che dovrebbe essere focalizzata con molta più attenzione, rispetto a quanta ne sta ricevendo.

Senza sbilanciarsi più di tanto si può dire che, a meno di clamorosi risvolti, ci sono buone possibilità che Lavezzi ed il Napoli separino le loro strade, dopo cinque anni di convivenza ed in questo senso, i fischi che l’argentino ha ricevuto da una buona fetta di tifoseria non ha fatto altro che accelerare questo processo di separazione.

Il problema, però, non sembra essere l’addio di Lavezzi ma la premura di De Laurentiis sarebbe quella di massimizzare i profitti dell’eventuale cessione dell’argentino. L’idea del patron, o almeno il suo primo desiderio, sarebbe farsi pagare la clausola di rescissione in moneta, 31 milioni. Una cifra che in Italia nessuno è in grado di offrire e che solo poche squadre europee sarebbero disposte a mettere sul piatto. In questo ottica s’inserisce prepotentemente la candidatura del PSG che con il benestare di Leonardo e Ancelotti, potrebbe assicurarsi le prestazioni dell’argentino, coprendolo letteralmente d’oro, investendolo di un contratto faraonico, per stipendio e eventuali benefit.

In Italia, invece, è solo l’Inter a mostrare interesse per il giocatore, ma con Moratti c’è bisogno di intavolare una trattativa che preveda una robusta percentuale di contanti, più contropartite tecniche che, al momento non sembrano soddisfare le richieste di De Laurentiis. Uno scenario che apre un altro interrogativo, ossia quale possa e debba essere il sostituto di Lavezzi a Napoli.

Scelta delicata poichè va via uno dei pezzi pregiati dello scacchiere di Mazzarri e trovare un calciatore che possa sposarsi bene, per caratteristiche fisiche e tecniche, con il resto della squadra non è semplice, ma nemmeno impossibile. I nomi ci sono ed altri ne usciranno in questi giorni infuocati di trattative. Nomi su cui si può fare qualche piccolo approfondimento.

Insigne – Stagione superlativa con Zeman a prescindere dal risultato finale della stagione del Pescara. Potrebbe essere la prima volta che il Napoli punta su un attaccante “fatto in casa”. Scelta che potrebbe starci a patto che Mazzarri ( se dovesse rimanere) non lo gestisca così come ha fatto con Vargas. Ma d’altro canto, perchè Mazzarri dovrebbe puntare su un giovane che viene dalla B quando non si sforza di farlo con il Vice Pallone d’Oro sudamericano? Quindi un pò improbabile.

Giovinco – Uno dei nomi più gettonati del momento. Reduce dalla stagione brillantissima col Parma, potrebbe fare altrettanto bene in maglia azzurra in uno schema che lo prevede come unico trequartista alle spalle di Cavani, condizione necessaria e sufficiente per farlo rendere al massimo. In altri ruoli o diversificazioni di modulo potrebbe incontrare qualche difficoltà.

Ramirez – Trequartista puro dalle caratteristiche assai diverse da quelle di Lavezzi. Piede raffinato, ottimo tiro e bella visione di gioco. A differenza di Giovinco, potrebbe coesistere meglio con Hamsik, qualora schema di gioco ed allenatore rimanessero gli stessi.

Pazzini – Entrerebbe nel pacchetto di contropartite tecniche offerte da Moratti. Difficile che possa davvero vestire la maglia azzurra. Il ruolo di centravanti è già occupato da Cavani e per questo l’attaccante dell’Inter mal digerirebbe l’eventuale ipotesi di fare il vice Cavani, a meno di stravolgimenti tecnici. Al momento improponibile.

Palacio – Giocatore estremamente versatile. Può giocare da prima e da seconda punta, nonchè da attaccante esterno. Segna e fa segnare. Sarebbe ottimo per le esigenze del Napoli. Giocatore completo.

Rossi – Giocatore da prendere a scatola chiusa, nonostante il suo infortunio lo terrà lontano dai campi di gioco almeno altri 6-7 mesi. Con il Villareal retrocesso in B, si potrebbe ottenere un altro sconticino sul cartellino. Impensabile, infatti, che un giocatore di tale rilevanza possa militare nella seconda divisione spagnola. Calciatore che può far fare il definitivo salto di qualità.

Douglas Costa – Giovane brasiliano in forza allo Shaktar Donetsk, possiede già una discreta esperienza internazionale. Ottimo rifinitore, bel tiro e un gran dribbling. Per caratteristiche si avvicina parecchio a quelle di Lavezzi, ma bisogna testarlo in un palconescino come la Serie A che, per quanto possa aver perso un certo fascino, è di un’altra categoria rispetto al campionato ucraino.

Doumbia – Attaccante esploso negli ultimi due anni, alla CSKA Moskva, ma sembra inadatto alle esigenze del Napoli. Potrebbe giocare con Cavani in uno schema a due punte, ma in modulo 3-4-2-1 si fatica a collocarlo. E’ solo un nome gettato nella mischia, non è quello che serve al Napoli in un ipotetico dopo-Lavezzi.

Muriel – Buonissime cose a Lecce prima delle ultime giornate, quando è finito sotto i riflettori ed inconsciamente le sue prestazioni sono state influenzate, purtroppo per i salentini, negativamente. Difficile possa reggere la pressione di una piazza come Napoli, particolarmente esigente. Se ne può riparlare, ma non per la prossima stagione.

Una lista di nomi a cui se ne affiancheranno altri in questi giorni, in queste settimane di calciomercato che, da lunedi prossimo tornerà di nuovo ad essere preponderante. Nel frattempo si vive di attesa per la finale di Tim Cup, ultima partita stagionale che potrebbe vedere il Napoli alzare un trofeo al cielo dopo 21 anni, dalla finale di Supercoppa Italiana, guarda caso, proprio contro la Juventus. Allora fu una storica goleada, ma domenica si baderà solo a vincere, a prescindere dal risultato e da Lavezzi.

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