Douglas possibile sostituto del Pocho ma non solo…..

Il Pocho è l’interrogativo che galleggia nell’aria e l’estate che verrà svelerà il destino d’un uomo divenuto idolo: e nell’attesa, aspettando che arrivino i trentuno milioni e ottocentomila euro della clausola rescissoria o l’offerta convincente dell’Inter o anche quella del Psg o infine il disperato e però sontuoso cachet dell’Anzhi, bisogna industriarsi, scandagliare l’universo, individuare l’uomo dei sogni idoneo al progetto. 

L’«altro» Lavezzi, l’attaccante di profilo elevato e di caratteristiche simili, è (per ora) racchiuso in un triangolo «internazionale» che si sviluppa tra la Spagna, l’Italia e l’Ucraina e riconduce a Muniain (20), Giovinco (25) e infine a Douglas Costa (21), una rentrée fascinosa finita di nuovo nel data-base di Riccardo Bigon in cui – per il momento – vengono raccolte le idee che poi un giorno dovranno (eventualmente) diventare trattative. 

VAMOS IN ESPANA – Iker Muniain è il gioiellino dell’Athletic Bilbao che s’è preso la scena tra Liga ed Europa League, in una stagione munifica, densa di soddisfazioni, frizzante, sorprendente per un bimbetto (anno di nascita 1992, mese dicembre) che ha mostrato personalità e padronanza tecnica ad alta velocità. Il campo ha già lasciato intuire persino i margini di miglioramento d’una punta che con Bielsa ha acquisito ulteriore autostima, ma dalla Spagna arrivano controindicazioni determinate dalla scarsa volontà dei baschi di privarsene e poi dall’entità economica d’una eventuale cessione. 

RICHIESTA ATOMICA – La scorciatoia «nostrana» del Napoli è rappresentata daSebastian Giovinco, che dalla sua ha non solo le origini, e dunque nessun rischio d’adattamento, ma anche una familiarità con il calcio di casa sua ed una versatilità per far parte del tridente da ricreare intorno a Cavani ed Hamsik. I numeri parlano da soli e al fianco dei quindici gol segnati in questa stagione sensazionale con il Parma è però spuntata la valutazione atomica che Ghirardi ha riconosciuto alla sua formica: « Se Sanchez e Pastore sono stati pagati 40 milioni di euro, lui vale di più ». Inutile dar di conto, però siamo a maggio e c’è tempo – nel caso serva – per meditare: il Napoli sa quello che deve sul fantasista torinese e intanto osserva altrove, nel pomeriggio studia ad oltranza Lorenzo Insigne (21) in Pescara-Torino, per avere ulteriori nuove sullo scugnizzo divenuto una star della B con Zeman. 

OH SUDAMERICA – E’ sempre un Lavezzi-day: accadde qualche stagione fa, se n’è parlato (velatamente) nella passata stagione: e, ogni volta, l’universo è stato perlustrato per catalogare il talento in eccedenza. Nella primavera del 2011, sazio di video e di ispezioni, Riccardo Bigon inserì d’ufficio – tra i propri desideri – Douglas Costa de Souza, un diavoletto brasiliano che lo Shakhtar Donetsk di Mircea Lucescu strappò giocando d’anticipo al Manchester United per sei milioni di dollari. Il colpo d’ala d’un attaccante effervescente come può esserlo un brasiliano tutto lampi, guizzi, finte e dribbling è riemerso, perché la memoria non cancella, semmai accantona, e Douglas Costa rappresenta una new entry nel panorama dei pretendenti alla maglia di quel totem del San Paolo: i venti milioni di euro invocati in passato dall’Ucraina si sono ridotti e la tentazione di riflettere sull’opportunità e di assumere ulteriori informazioni ha allargato la rosa degi eredi. Il mercato non è ancora cominciato: manca pocho, eh sì. Muniain, Giovinco, (forse) Insigne e pure Douglas Costa: se avanti c’è posto…

Fonte: Corriere dello Sport.

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