Dream on, De Magistris: “Non lasciamo soli i nostri figli”

FOR A FUTURE WITHOUT DRUGS

 

Si è tenuta il 29 aprile alle 18.30, presso il Teatro Mediterraneo di Napoli, la Prima Edizione partenopea dello show di danza contro tutte le droghe promosso dal Dipartimento Politiche antidroga.

Lo spettacolo si è svolto contemporaneamente anche a Verona e Macerata.

Il Sindaco De Magistris: “Non lasciamo soli i nostri figli”.

 

Si è conclusa con un gran successo di pubblico, domenica 29 aprile 2012, presso il Teatro Mediterraneo, la prima edizione napoletana (e settima nazionale) diDream On. For a future without drugs, il concorso di danza promosso dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzato in collaborazione con ASUR Marche Area Vasta 3 e il Dipartimento Dipendenze Ulss 20 di Verona.

La manifestazione, che si è svolta per la prima volta in contemporanea in tre città italiane, Verona, Macerata e Napoli, aveva come obiettivo quello di dare ai giovani la possibilità di esprimere la propria creatività e trovare nella danza uno stimolo diverso ed alternativo che li impegnasse in modo entusiasmante e costruttivo allontanandoli, così, dai pericoli della droga.

Ospiti della serata napoletana sono stati il trio comico di Zelig, Sagapò, i ballerini Anbeta Toromani e Alessandro Macario (primo ballerino del San Carlo), i protagonisti di Un posto al sole Patrizio Rispo e Ilenia Lazzarin e i ballerini Massimo Schettini e Annamaria Margozzi, del Corpo di ballo dell’Arena di Verona. Hans Camille Vancol ha curato la regia con la collaborazione artistica di Francesco Imperatore.

L’evento si è svolto alla presenza del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris e della dott.ssa Rosanna Romano, dirigente dell’Area fasce deboli dell’Assessorato regionale alla Sanità.

Dream On è un progetto voluto fortemente dal Ministro per la cooperazione internazionale, Andrea Riccardi, come ha spiegato la dott.ssa Elisabetta Simeoni, Direttore generale dell’Area tecnico-Scientifica del Dipartimento Politiche Antidroga del Ministero per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione: “Il messaggio che abbiamo voluto dare è che tutte le droghe sono ugualmente nocive e dannose e che tutte impediscono ai giovani di esprimere al meglio se stessi e la propria interiorità. Se teniamo impegnati i nostri ragazzi in qualcosa di sano evitiamo anche che vengano risucchiati dalle droghe”. Dream On non è stato solo un concorso di danza, ma anche uno spettacolo per famiglie: “L’ambiente familiare è fondamentale – ha continuato la dott.ssa Simeoni – perché è lì che si forma l’individualità e l’autostima dei ragazzi, ecco perché era fondamentale coinvolgere e sensibilizzare, insieme ai giovani, anche genitori ed educatori”. Grande la soddisfazione per la risposta della città: “Pur essendo intervenuta nel progetto in corso d’opera, Napoli ha risposto nel modo migliore. L’organizzazione e la realizzazione sono state così splendide ed efficienti da spingerci a pensare di farla diventare il fulcro della manifestazione l’anno prossimo, quando Dream On da nazionale diventerà europea”. Il prof. Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento Politiche Antidroga ha commentato: “Sono molto contento dell’accoglienza che Napoli ha riservato alla nostra iniziativa di prevenzione. Ringrazio in particolar modo le autorità, che si sono mostrate sensibili ad un problema troppo spesso sottovalutato”.

Il messaggio di Dream On è stato accolto con grande convinzione anche dal sindaco Luigi De Magistris: “Il nostro è un no alle droghe senza se e senza ma, perché con la droga si può buttare all’aria una vita in pochi giorni e invece bisogna dire quanto è bello vivere una vita sana. I ragazzi vengono risucchiati dalla droga per assenza di cultura: il nostro compito, soprattutto in una città come Napoli, capitale europea dei giovani, deve essere attirarli verso il bene. L’arte, il ballo e la musica fanno esplodere il pensiero, rappresentano la vita, e solo attraverso la vita si può combattere la morte. Dobbiamo interpretare i silenzi dei nostri figli e non lasciarli soli. Se creiamo delle reti contro la droga abbiamo già vinto”. Dello stesso avviso la dott.ssa Rosanna Romano, dirigente dell’Area fasce deboli dell’Assessorato alla Sanità della Regione Campania: “L’arte e la danza formano la persona: uno stile di vita sano e gioioso è un modo efficace per strappare delle giovani vite al pericolo delle droghe”.

Nell’ambito della manifestazione napoletana si sono esibiti dodici gruppi di danza. L’appuntamento è adesso per l’evento finale, che si terrà il 27 maggio a Roma, presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, dove una giuria internazionale selezionerà i sei migliori gruppi tra i 36 che si sono esibiti contemporaneamente a Verona, Macerata e Napoli.

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